Il manager italiano ritiene che gli occorreranno tre anni per attuare la strategia che dovrebbe fare dell'Alpine una squadra vincente.
Di ritorno a Enstone in qualità di consigliere esecutivo, Flavio Briatore vede le cose in grande per Alpine in Formula 1. Ad Abu Dhabi, il team francese ha vinto il duello con Haas per il sesto posto nel campionato costruttori, grazie in particolare alla prestazione di Pierre Gasly.
Una nota positiva per concludere la stagione, che regala spunti all'imprenditore italiano. Alpine veniva spesso derisa nei suoi ultimi anni, quando fissava obiettivi nel tempo, solo per non riuscire a raggiungerli. Flavio Briatore, però, giura che la squadra vincerà tra non molto.
Tre anni per vincere
“Questo è il risultato che tutti volevano e voglio davvero fare i complimenti a tutti. Soprattutto in fabbrica, perché lavorano molto. È lo spirito di squadra, questo è quello che voglio, gli ingegneri, gli aerodinamici hanno fatto un ottimo lavoro, lo confida in un video pubblicato da Alpine sui suoi social. Ho promesso a Luca de Meo di mettere su una squadra vincente entro tre anni. »
Per farlo conta anche sulle prestazioni di Gasly, che ha impressionato negli ultimi round della stagione. Il francese si è particolarmente distinto con un podio in Brasile, così come un quinto posto in Qatar, prima di segnare una nuova top 10 sul circuito di Yas Marina.
“Alpine è diventato molto forte alla fine della stagione,
continua. Pierre ha fatto un lavoro incredibile. E anche per Jack Doohan oggi non è andata poi così male come prima gara, è andata bene. Dobbiamo restare forti insieme, avere qualche persona più esperta nella squadra. Ma mi piace questa squadra. »
Le priorità di Briatore
Flavio Briatore evidenzia poi le aree in cui Alpine ha fatto progressi quest'anno, prima di definire le priorità del marchio francese per la stagione di Formula 1 2025.
“La squadra corse sta cambiando completamente. Per quanto riguarda i pit stop ora siamo competitivi. Ora abbiamo una vera squadra corse. Questo è quello che voglio. Prima producevamo un’auto, ora produciamo un’auto veloce. E con Pierre ho scoperto davvero un grande pilota” conclude Briatore.