Mentre tradizionalmente si svolgeva a giugno, dal 2026 il Gran Premio del Canada di Formula 1 verrà anticipato a maggio, per evitare un viaggio in Nord America nel bel mezzo della stagione del GP d’Europa.
Gli appassionati canadesi della Formula 1 dovranno cambiare le loro abitudini. Se dal 1982, e dalla vittoria di Nelson Piquet, il Gran Premio del Canada di Formula 1 si svolge sistematicamente a giugno, la situazione cambierà a partire dal 2026. Gli organizzatori della F1 hanno infatti annunciato che il GP del Canada si disputerà nel terzo o quarto fine settimana di maggio, per ragioni ecologiche e logistiche.
Talvolta criticato per la mancanza di coerenza nel calendario, lo sport numero 1 del mondo automobilistico sta cercando di migliorare, e ha quindi deciso di evitare un lungo viaggio nel paddock in Nord America.mentre il mese di giugno è riservato ai GP d'Europa. Così, in questa stagione, i piloti hanno completato i GP dell'Emilia-Romagna e di Monaco, prima di volare in Canada, per poi ritornare nel Vecchio Continente per i GP di Spagna, Austria, Gran Bretagna… Sarà così anche nel 2025, con il GP del Canada, in programma il 15 giugno, tra Spagna (1 giugno) e Austria (29 giugno).
Obiettivo della neutralità carbonica nel 2030
Dal 2026 si svolgerà dopo quella di Miami e prima di quella di Monaco, spostata da fine maggio a inizio giugno, come ufficializzato la scorsa settimana. “Sono estremamente grato al promotore e a tutti i partner governativi coinvolti nel Gran Premio del Canada, dal governo locale a quello provinciale e nazionale”, ha affermato il presidente della Formula 1 Stefano Domenicali. Accogliamo con favore i notevoli sforzi compiuti da tutte le parti interessate per accelerare la costruzione temporanea dell'evento, in modo da essere pronti ad accogliere la comunità della Formula 1 prima rispetto al passato. Questo cambiamento renderà la gestione futura del nostro calendario non solo più sostenibile, ma anche più logisticamente valida per i nostri team e il nostro personale. Il nostro impegno per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 rimane una priorità per noi come sport ed è attraverso cambiamenti come questo che siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo. »