“È una marcia molto speciale a causa del contesto attuale”, ha detto all’AFP Lucas Gutiérrez, attivista LGBT+. “Al governo insultano le persone diverse senza la minima preoccupazione”.
Si riferiva in particolare alla polemica suscitata in agosto dal ministro della Giustizia, Mariano Cuneo Libarona, che in commissione parlamentare aveva affermato di respingere “la diversità delle identità sessuali che non corrispondono alla biologia, sono invenzioni soggettive”.
Il governo Milei, al potere da dicembre, non ha mai nascosto la sua ostilità nei confronti del femminismo e delle questioni di genere, a suo dire “una merce politica di scambio”. In particolare, ha abolito il Ministero delle Donne, l'Istituto contro la discriminazione creato nel 1995, oltre a numerosi tagli all'amministrazione.
Tuttavia lo stesso Milei, un “libertario” come lui stesso si definisce, ha assicurato in passato, in nome del “progetto di libertà di vita”, di essere favorevole alle unioni tra persone dello stesso sesso, ad un “contratto che possono essere due, tre o 50 se vuoi.