Jannik Sinner è stato avvisato. E ha fatto quello che era necessario per evitare di subire la stessa sorte toccata a Carlos Alcaraz nel turno precedente a Shanghai. Perché sabato, dopo la sua splendida prestazione contro lo spagnolo nei quarti di finale, Tomas Machac, 33esimo al mondo, ha stupito ancora una volta con il suo tennis ultra offensivo, ma il numero 1 del mondo è stato capace di alzare il suo livello per rispondere e vincere in due set serrati (6-4, 7-5) e 1h43 di gioco nella semifinale del Chinese Masters 1000. Domenica proverà a vincere il suo settimo titolo stagionale contro Novak Djokovic o Taylor Fritz.
Sebbene fosse logicamente il favorito in questa partita, Jannik Sinner ha subito capito la portata della minaccia sul campo centrale di Shanghai. Fin dai primi scambi Tomas Machac ha dato il massimo, non dando la libertà all’italiano di entrare con calma nel suo gioco. Spezzato fin dall’inizio (0-2), l’italiano non si è lasciato prendere dal panico ed è riuscito a recuperare rapidamente con un rovescio laser vincente lungo la linea dopo essere riuscito a decentrare l’avversario sul cross precedente (2-2). Queste prime quattro partite danno il tono a una partita giocata a un ritmo infernale.
Perché il fatto di essere rapidamente raggiunto non ha disturbato più di tanto Machac, fedele alla sua strategia di ultra-aggressione. Paradossalmente, è stato sulle palle lente che gli davano più tempo per attaccare che il ceco ha commesso più errori (33 errori non forzati in totale, per 25 tiri vincenti) come in questo decimo game che gli è costato nuovamente il servizio e il primo set. Ma anche indietro nel punteggio, non ha perso né livello né intensità nel braccio di ferro durante lo scambio.
Nel secondo atto Machac è stato ancora più intraprendente, realizzando vittoriosamente 12 dei suoi 13 tentativi a rete. Sotto pressione alla minima palla media, Sinner si è trovato addirittura a fronteggiare due break point sul 4-4 e la prospettiva di un terzo set sembrava farsi più chiara. Ma come quasi sempre in questa stagione, il numero 1 del mondo ha mostrato una notevole compostezza per scongiurare il pericolo, in particolare grazie ad un implacabile cambio di dritto.
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