Esausto come il giorno prima, Johann Zarco ha potuto però assaporare la prestazione di domenica nel Gran Premio dell’Indonesia. Mostrandosi “super contenuto” aver firmato “un bel nono posto”parlando con Canal+, il pilota della LCR Honda ha concluso a livello contabile il suo miglior weekend stagionale.
Lascia Mandalika con nove punti nel suo bagaglio, non avendone mai presi più di quattro fino ad ora nel 2024. “C’era un’opportunità e sono così felice di averla colta”si rallegra. “È ottimo. Io che conto i punti uno per uno ne ho quasi dieci in un fine settimana, è fantastico. Avevo detto che oltreoceano potevano esserci delle occasioni, qui sembrava che ce ne fosse una già da venerdì, e l’ho colta”.
Naturalmente la situazione non cambia molto in campionato per il 17° in classifica, che tuttavia si afferma un po’ di più come il migliore dei quattro piloti Honda in campo. L’importante è altrove, ovviamente nella conferma del corretto funzionamento degli sviluppi introdotti sulla macchina giapponese a Misano.
“Questo svantaggio che abbiamo in accelerazione, qui alla fine lo abbiamo solo all’uscita della curva 17, quindi di fatto su un giro intero di pista c’è solo un punto in cui perdiamo molto”analizza il pilota francese. “Tutto il resto, i filari, grazie alla nuova carena ho potuto lottare. Vedremo a Motegi, dove si tratta di frenata-accelerazione, ma dato che sono bravo in frenata, proverò a lavorare su questo. E vedremo se davvero ci sarà una grossa perdita in accelerazione”.
Una buona intuizione in partenza
Johann Zarco ha confermato i progressi della Honda.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Ripensando alla sua gara, Johann Zarco è contento di essersi trovato bene al via, consapevole che avrebbe dovuto fare ancora i conti con questo punto debole della sua Honda. Paziente, ha valutato bene la situazione davanti a sé per non farsi sorprendere dalla caduta di Jack Miller, che ha portato con sé Aleix Espargaró e Álex Márquez.
“[J’ai eu un] buon istinto nelle prime due curve, perché alla partenza, appena metti la seconda marcia, non riesci ad avanzare bene”spiega. “Sono riuscito ad avvicinarmi molto agli altri piloti alla prima curva e sentivo già che Miller e Aleix si cercavano un po’. Quando li ho visti alla seconda curva… non sono entrato con loro e ho fatto bene perché ero il successivo, ho passato ed era già una vittoria”.
“Poi mi sono unito al gruppo davanti e lì non è stato facile: questo lato yoyo, l’accelerazione dell’ultima curva dove la moto si impenna, ci perde un po’. Ho avuto difficoltà a superare ma ci ho provato. Una volta [Brad] Binder è passato, ho provato a raggiungere Fabio [Quartararo]e alla fine ero un po’ a secco. Binder mi ha attaccato, ho provato a reagire ma le sue forze sono frenate e non sono riuscito a trovare il varco. Ma ero felice”.
La soddisfazione di questo week-end riuscito nel suo insieme sarà arrivata al prezzo di una grande sferzata di energia a livello fisico, che Johann Zarco comunque accetta.
“C’è una parte del mio stile di guida, perché anche con la Ducati, in gare del genere, a fine gara, ho difficoltà a muovere il corpo”ammette. Sarebbe qualcosa da poter sbloccare, anche se il mio stile ha dato prova di sé, ma penso che ci sia sempre qualcosa da guadagnare per essere più efficienti”.