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Il crepuscolo del vecchio secondo Florence Cestac

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Florence Cestac è un grande nome del fumetto, la seconda donna (dopo Claire Bretécher nel 1982) a ricevere il Gran Premio di Angoulême nel 2000. Da allora altre tre donne si sono aggiunte alla lista e presto se ne aggiungerà una nuova visto che le tre finaliste del 2025 sono femmina.

Era particolarmente nota al grande pubblico grazie al suo fumetto “Il demone di mezzogiorno”, pubblicato nel 1996, in cui raccontava come, all’età di 40 anni, suo marito l’aveva lasciata per una 25enne. Il successo dell’album è stato ulteriormente amplificato dall’adattamento teatrale e poi cinematografico con Michèle Bernier.

Seguirono altri due demoni, quello del pomeriggio, avvenuto 10 anni dopo, poi quello della sera, in menopausa. Quest’anno Florence Cestac ritorna con “Il demone della nonna o la senescenza incantata”. A 75 anni, l’autore francese ci parla della vecchiaia, con la stessa brillantezza delle epoche precedenti.

Chi è già nonno si riconoscerà in queste scene in cui i suoi figli sembrano sapere tutto e molto meglio dei genitori su come prendersi cura di un bebè. Con tutti gli strumenti moderni e tecnologici che accompagnano ogni notte, il ruttino e la dentizione del neonato. Tranne lo youpala, “gli storce le gambe”.

Cestac parla anche del cambiamento delle coppie una volta arrivata la pensione, degli abbonamenti fitness per un anno in cui si va solo tre volte, dei viaggi turistici in autobus. E la sessualità per la quale, tra le donne di una certa età, occorre “ungere la serratura”.

Da acuta osservatrice del mondo che la circonda, Florence Cestac colpisce ancora una volta nel segno con il suo umorismo giubilante, anche se questo fumetto ha un sapore più agrodolce. Conclude dicendo che questo album forse sarà l’ultimo, ma che vorrebbe morire sul suo tavolo da disegno. Ci auguriamo che ciò gli accada il più tardi possibile.