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Haruki Murakami o la ricerca del “vero me”

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Come definire il lavoro di Haruki Murakami? Lo scrittore giapponese di 75 anni esplora per molti anni un universo in cui la realtà e l’immaginazione si intrecciano e si fondono. Il confine tra i due è ancora molto poroso. Ciò che emerge è una strana forma di poesia, ai margini della realtà e del soprannaturale. Realismo magico? Meraviglioso tangibile? Fantasia credibile? Immaginazione magica? Le definizioni racchiudono, limitano. Sette anni dopo L’omicidio del comandante, Haruki Murakami torna con La città di muri incerti (Belfond), un volume di 552 pagine, alla grande gioia dei suoi numerosi ammiratori in tutto il mondo.

C’è un’aria familiare nella prima parte del libro, in particolare per i lettori di La fine dei tempi. Nellafosfolica, qualcosa di molto raro per l’autore, Haruki Murakami spiega che il titolo e il tema erano inizialmente quelli di un racconto pubblicato nel 1980, considerato “immaturo”. Quarant’anni dopo, decise di rielaborarlo perché “Non aveva trovato l’adempimento che meritava.” Lo ha sviluppato per la prima volta in 150 pagine. “No, non è abbastanza, la storia deve continuare ”, Senti. Quindi aggiunge due parti.

Tutto Inizia con un adolescente quasi normale tra un ragazzo di 17 anni e una ragazza di 16 anni. Ai due amanti piace parlare molto, scoprirsi, sono contenti di baciare senza mai andare oltre. La ragazza gli racconta della città circondata da Heights, un luogo in cui scopriamo il nostro “Vero me”.

Conosce questa città molto bene per molte ragioni, lavora lì in una biblioteca in cui vengono conservati i vecchi sogni. Inoltre, pensa che abbia tutte le qualità necessarie per essere un lettore di sogno. Per accedervi, devi desiderarlo fortemente e separarti dalla sua ombra. Quando scompare, il giovane inizia all’inseguimento. Segue una ricerca accattivante.

All’inizio di una frase, un’espressione, ci troviamo attratti dall’universo onirico e familiare del maestro giapponese. La città di muri incerti è un viaggio che Non può essere riassunto, può essere apprezzato, con il suo ritmo lento, quasi musicale, e i suoi molti colpi di scena. Ci imbarchiamo sia per il viaggio che per la destinazione.

“The City of Incture Walls”, Haruki Murakami, tradotto dal giapponese da Hélène Morita con la collaborazione di Tomoko Oono, edizioni Belfond, 552 pagine, 25 euro.

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Copertura del libro “The City of Incure Walls” di Haruki Murakami. (Edizioni Belfond)