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Nel mirino di Pierre Maraval

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Questo sarà l’evento di inizio anno. Il fotografo Pierre Maraval ritrarrà un migliaio di Tonnerrois e Tonnerroises, da lunedì 27 gennaio a lunedì 31 marzo. Uno shooting XXL al padiglione Dormois del centro ospedaliero del Tonnerrois, in vista di una mostra, o meglio di un’installazione, intitolata “Tonnerre x 1.000”, in giugno all’Hôtel-Dieu.

“Un paesaggista di esseri umani”

Pierre Maraval si definisce “un paesaggista umano”. È da tempo interessato al concetto di reti. Questo interesse lo ha spinto, negli anni ’90, a voler ritrarre persone legate tra loro, appartenenti alla stessa comunità o che coltivano una passione comune. Abbandona poi la pittura e si dedica alla fotografia. “L’estetica della fotografia non mi interessa molto, la utilizzo solo come mezzo al servizio del concetto di rete. » Armato di polaroid, si interessa alle donne e ne fotografa un migliaio, che non erano state scelte ma si erano scelte tra loro. Nasce così una rete parlandoci, attraverso la conoscenza. Una forma di cooptazione attraverso il passaparola. Famosi quanto anonimi, si incontrarono nel suo studio. La mostra è stata presentata sulle mura dell’UNESCO e al Palais des Congrès di Parigi.

Da allora è passato alla fotografia digitale e generalmente espone le sue opere in ampi spazi, anche all’aperto. Mostre si sono svolte nelle principali città del mondo: L’Avana, Marsiglia, Montreal, Toronto, Parigi e l’ultima, nel 2023, a Venezia.

Pierre Maraval ha depositato le sue valigie più di due anni fa nel Tonnerrois. Si è innamorato dei suoi paesaggi ma anche delle persone che li abitano. “Sono i Tonnerrois nella loro grande diversità, nel loro legame, che voglio mostrare. È il mio modo di partecipare a questa influenza del territorio, dice. Deve essere un momento di piacere e gentilezza durante le riprese e un momento di condivisione durante tutto il processo creativo, fino al momento dell’inaugurazione, che sarà una grande festa dove aspetteranno tra le mille e le duemila persone. »

Questo lavoro artistico non è un concorso di bellezza. “La cosa interessante è la diversità di ogni persona. Le persone devono venire così come sono, senza preconcetti sulla propria immagine. Non c’è giudizio. È fondamentale che vengano i Tonnerrois di tutte le età e di ogni provenienza, anche i bambini. E cinquantadue i comuni del territorio. » Una sola cosa è desiderata dall’artista: “Osare i colori. »

Per i servizi fotografici e per questa grandiosa installazione avevamo bisogno di una location grande quanto l’evento. Naturalmente, ha pensato all’Hôtel-Dieu, il monumento emblematico della città e il più grande ospedale d’Europa costruito nel Medioevo. Si è poi rivolto al proprietario del sito, il centro ospedaliero, che ha deciso di stare al gioco. Anche la comunità dei comuni Tonnerrois della Borgogna ha seguito l’esempio e sostiene questa operazione unica sulla scala del suo territorio.

iscrizioni

Le riprese si svolgeranno durante tutta la settimana e il sabato mattina. È indispensabile registrarsi su http://calendly.com/tonnerrex1000 Portraits oppure allo 03.86.55.14.48.

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