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Nathanaël Rochat o flemma svizzera

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“Christmas Christmas” è il titolo dell’ultimo album di Michael von der Heide disponibile a fine anno. Un primo album nel suo genere per l’artista Saint-Welsh. Un’opera che è venuto a presentare al microfono di Isabelle Bertolini e Valérie Ogier.

Il piccolo principe del pop svizzero è stato ospite di Double Face su LFM. È venuto a presentare il suo primo album di Natale, il 14esimo della sua carriera. Un album dal titolo sobrio: “Noël Noël” in cui canta in dialetto, in schwyzerdütsch, ma anche in francese con una cover di “Last Christmas” del gruppo Wham, titolo che festeggia il suo 40° anniversario questo dicembre.

Michael von der Heide è un artista appassionato di musica e canzone francese. Una vocazione che prende forma all’età di 9 anni guardando l’Eurovision 1969 con l’esibizione della svizzera Paola Félix, che esegue la canzone: “Hello, hello”. Una rivelazione che ha risvegliato in lui il desiderio di ritrovarsi un giorno dietro questo stesso microfono, partecipando a questa grande celebrazione musicale.

Anni dopo, nel 2010, il suo sogno ha preso forma quando ha avuto l’opportunità di partecipare alle qualificazioni per la finale dell’Eurovision, rappresentando il Belgio, con la sua canzone “Il pleut de l’or”. Sebbene questo pezzo non lo abbia portato in finale, rimane un momento chiave della sua carriera, come ha ricordato in Double Face.

Michael von der Heide ama il Natale, le festività natalizie, stare insieme con la famiglia e gli amici. Natale che festeggiò da bambino e che festeggia ancora oggi dopo aver ignorato queste feste durante l’adolescenza. Feste durante le quali amiamo e ci sentiamo amati. Nella musica, confida che era più in cerca di riconoscimento che di amore. Si dice felice di essere conosciuto e riconosciuto in Svizzera, anche se in passato ha tentato di sfondare all’estero.

Da più di 30 anni Michael von der Heide è parte integrante del panorama musicale svizzero. Ha visto la produzione e la distribuzione del settore evolversi dall’interno. Lui, che precedentemente era sotto contratto con una casa discografica, ci ha rivelato di aver realizzato il suo ultimo album in autoproduzione. Un modo di lavorare completamente diverso per il Saint-Welsh che apprezza questa libertà nonostante i vincoli. Il piccolo principe del pop svizzero si dice addirittura orgoglioso del suo album di Natale, che secondo lui è attualmente al 7° posto nella classifica “hit parade”.

Anche l’artista svizzero Michael von der Heide è tornato durante l’intervista al suo primo lavoro come infermiere, ispirato, tra gli altri, dai suoi genitori molto altruisti. Un’appendicite confermerà la sua voglia di abbracciare la professione. Un lavoro con il quale si è riavvicinato dopo il covid. Un’attività che lo ha fatto maturare, secondo lui, fino a diventare più adulto a 53 anni, come ci ha raccontato in Double Face. Professione che tutt’ora esercita, di notte, per il 40% affiancata alla musica.

Alla fine Michael von der Heide si è sottomesso alla sequenza “Tac for tat” dello spettacolo. Ci ha insegnato in particolare che per lui stare sul palco è un piacere. Si sente bene lì come quando è a casa, nel suo salotto. Come un pesce nell’acqua, canta anche fuori scena, soprattutto nella foresta. Secondo sua madre, cantava prima ancora di parlare, come confidò a Isabelle Bertolini e Valérie Ogier in Double Face.

“Christmas Christmas” di Michael von der Heide è disponibile sul sito dell’artista sangallese: michaelvonderheide.com

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