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“Sono un regista romantico”

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COLLOQUIO – La Cinémathèque française rende omaggio al regista canadese, 81 anni, maestro dell’horror e delle inquietudini contemporanee.

Sesso, psicoanalisi e tecnologia. Senza dimenticare un pizzico di paranoia. Dobbiamo a David Cronenberg alcuni degli incubi più belli della settima arte. Cromosoma 3, Zona morta, Videodromo, La Mosca, Finzione, Le Festin noexascoltaZ, Incidente… Maestro dell’horror, della carne mutilata o mutante, il regista 81enne ha saputo anche variare i generi, tendendo alla purezza, per ritrarre le inquietudini contemporanee. Prima dell’uscita in aprile del suo film, Le SindoniPresentato all’ultimo Festival di Cannes, il regista canadese è in visita a Parigi su invito della Cinémathèque française. La sua prima retrospettiva all’interno della prestigiosa istituzione. Incontro con un creatore che in cinquantacinque anni di carriera ha affrontato sostanzialmente un solo argomento: l’amore.

IL FIGARO. – All’inizio volevi diventare uno scrittore, come tuo padre, Milton Cronenberg…

David CRONENBERG. – Da bambino mi addormentavo al suono della macchina da scrivere di mio padre. Ho scritto…

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