A 18 anni, Léo sembra inesauribile su tutto ciò che considera essere le idee sbagliate del suo tempo. “La mia generazione non ha più riferimenti comuni. Con gli algoritmi ognuno ha i suoi suggerimenti e le sue stelle che nessun altro conosce, si lamenta. E allora tutto si smaterializza. Prima c’erano i dischi, la musica la potevi letteralmente toccare. Anche i film del passato avevano grana, mentre l’intelligenza artificiale standardizza tutto. Su Instagram ci sono anche dei filtri per dare un aspetto analogico ai tuoi video. Il suo periodo preferito? “Gli anni ’90, quando sapevamo come vivere senza smartphone”, dice con fervore.
Paradiso perduto
E basta dare un’occhiata ai social network per rendersene conto…
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