D‘da quanto ricorda, la fotografia ha sempre fatto parte della sua vita. “Anche mio padre e uno dei suoi fratelli erano coinvolti. Questo zio mi ha regalato anche la mia prima macchina da presa. » Nato 53 anni fa a Strasburgo, Raymond Riehl lasciò la natia Alsazia all’età di 17 anni per diventare sottufficiale dell’aeronautica militare. Uno spaccato di vita lungo sette anni, ricco di “bellissimi ricordi”, nel suo lavoro di specialista radar.
Questa breve carriera militare lo introdusse a Saintes e alla Charente-Maritime. Si delineava in lui il progetto di fare di una passione una professione alla quale dava libero sfogo da illuminato dilettante. “Senza lanciarmi fiori, ho avuto un buon feedback…” Forse perché la fotografia non si limita alla pressione di un pulsante. “La foto ha senso quando ha qualcosa da raccontare. È una lingua, con il suo vocabolario. »
Un apprendistato
Poiché la fotografia è scrittura, Raymond Riehl ne ha imparato la grammatica. Alla scuola Louis-Lumière si forma alla ritrattistica. A Orléans scopre i codici del fotogiornalismo, a Strasburgo lavora sul cinema con l’artista Nathalie Savey. Sulla Côte de Beauté, Stéphane Souchon, il primo, ha visto in lui un professionista in divenire. “Con Stéphane ho imparato a fare fotofilm, a fotografare le spiagge, una buona scuola. L’esercizio richiede di progredire, di riuscire a offrire cose belle, in breve tempo, con condizioni di luce spesso difficili, d’estate sulla sabbia…”
“La fotografia in spiaggia è una buona scuola, che richiede di progredire”
“Stéphane Souchon si è offerto di assumermi, ma avevo appena avuto mia figlia Camille, avevo già trovato un posto nella pubblica amministrazione locale… Avevo paura. »Un nuovo rimpianto? Raymond Riehl è diviso. Quando la Città di Royan gli ha proposto, nel 2019, di passare dal Centro audiovisivo per lo studio delle lingue di Royan (Carel), al dipartimento di comunicazione della Città, “con un bel progetto”, ha visto “un modo per scoprire Royan diversamente.”
Paradossalmente la Città di Royan non ha mai avuto un proprio fotografo. Dal 2019 Raymond Riehl documenta quotidianamente le novità della comunità e la trasformazione della località balneare. Dal lungo progetto di riabilitazione dell’emblematico Palazzo dei Congressi, ad esempio, ha realizzato 7.000 fotografie, una selezione delle quali è stata esposta in occasione dell’inaugurazione del Centro di interpretazione dell’architettura e del patrimonio (Ciap), al piano terra del Palazzo.
“Un approccio artistico”
Testimone e reporter quotidiano, per la comunità pubblica, dell’attualità di Royan, la sera o nei fine settimana, Raymond diventa Ryam Riehl, (ri)diventa un artista. È affascinato “dall’accelerazione del mondo”, gli piace prendersi il tempo, staccarsi da settimane a volte intense. A Raymond piace già “avere un approccio artistico anche per le foto documentaristiche”. Ryam spinge ulteriormente l’approccio, esplorando temi, tecniche, concetti.
La Souris Verte, un piccolo caffè in Place Charles-de-Gaulle, apre regolarmente una delle sue pareti per dare visibilità all’artista Ryam Riehl. “Quando non sei conosciuto, è difficile trovare posti dove esporre…” Almeno ciò che resta sono le sue vetrine digitali, il suo sito ryam-photographie.com o la sua pagina Facebook “Ryam Riehl”, dove l’artista offre visualizzazioni agli utenti di Internet il piacere che lui stesso prova nel raccontare il mondo per immagini.
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