Quante emozioni, questa sera di venerdì 17 gennaio, nelle sale dei ricevimenti al primo piano del Théâtre de Dreux. Samira Sitaïl, ambasciatrice del Marocco in Francia, è attesa con ansia dai pochi ospiti che hanno la possibilità di incontrarla prima della cerimonia di saluto del sindaco di Dreux.
Per Samira Sitaïl il momento è anche molto simbolico. L’ambasciatore è invitato a una sorta di viaggio nel tempo, un ritorno al passato e uno sguardo al futuro.
Era il 2004-2005, Samira Sitaïl era allora giornalista sul canale marocchino 2M. Già allora aveva scelto di lasciare Parigi per scoprire cosa si faceva nelle città più piccole della Francia. “Dreux all’epoca era un pioniere, ho fatto un reportage sulla piazza musulmana, che era particolarmente evidenziata e ben curata”.
Un simbolo della convivenza che stava a cuore al giovane giornalista marocchino e che l’ambasciatore coltiva ancora oggi.
È con questa convinzione che torna a Dreux su invito di Pierre-Frédéric Billet che ha scelto di collocare l’anno 2025 sotto il segno del Marocco.
Ad accoglierla c’è ovviamente chi l’ha conosciuta vent’anni fa. È il caso di Bouchaïb Erraji, all’epoca responsabile della grande moschea Oriels. Si commuove quando trova Samira Sitaïl e le porge il biglietto da visita della giornalista della 2M che conserva da vent’anni.
Si rivolge ad Ahmed Qerrouani per confermare le date precise. «All’epoca eri vicesindaco», sorride. Samira Sitaïl apprezza i ricordi, ma non coltiva la nostalgia.
Menzione speciale per Intelcia
L’ambasciatrice ascolta con interesse i progetti di sviluppo della città delineati dal sindaco di Dreux. È anche felice di incontrare le generazioni più giovani. Mina Daoudi, direttrice della Missione Locale, Rachid Azakir, proprietario di diversi hotel tra cui uno a Dreux, Saïd Achafi, imprenditore, Oulaïd Alami che ha preso il testimone dietro Bouchaïb Erraji… chiacchierate con l’ambasciatore in tutta semplicità.
È felice di incontrare i vertici di Intelcia, fiore all’occhiello dell’economia locale: “Conosco bene il signor Bernoussi (amministratore delegato del gruppo Intelcia), quando lo vedrà gli trasmetterà la mia più sincera amicizia”. Ricorda anche Jamal Belahrach, cresciuto a Dreux e tornato in Marocco per fare affari.
“Dreux, un modello per Parigi”
Con Samira Sitaïl andiamo avanti e indietro nel tempo. Facciamo anche avanti e indietro tra il Marocco e la Francia senza frontiere.
Si prende il tempo per chiacchierare con tutti, per scattare una foto ricordo con le donne o gli anziani. Ma si prende anche il tempo per apprezzare i pasticcini offerti da Othmane, un giovane pasticcere presentatole da Alexis Beaufils, campione del mondo di arti dolci 2022, che dovrebbe stabilirsi a Dreux alla fine del 2025.
Da Dreux parte con un’opera in vetro colorato che rappresenta il dominio reale. All’ingresso del teatro indugia davanti all’immagine della rosa di Dreux: la principessa Filomena. Come un cenno della città reale al regno cherifiano.
Samira Sitaïl parte rafforzata nella sua convinzione: “Dreux potrebbe servire da modello a Parigi in quest’arte di vivere che troviamo qui”.
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