Il presidente della Conferenza episcopale di Francia (CEF), Éric de Moulins Beaufort, ha annunciato questo venerdì alla RMC di aver “intrapreso un’azione legale” all’inizio della settimana per chiederle di aprire un’indagine sull’abate Pierre.
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“Ho scritto un rapporto al procuratore di Parigi per chiedergli di considerare l’apertura di un’indagine sull’abate Pierre”, ha aggiunto, ripetendo il suo “orrore” dopo le nuove rivelazioni di questa settimana contro il sacerdote, da tempo figura iconica per la sua azione nei confronti dei più privato.
Alla ricerca di complici
In un comunicato stampa, la CEF precisa che tale denuncia è stata fatta “per mancata denuncia di stupri e violenze sessuali su persone vulnerabili e minori” affinché la Procura “valuti l’opportunità di aprire un’indagine” per determinare come i fatti “sono stati possibili”. non sono stati denunciati alla giustizia per tutti questi anni”, aggiunge il comunicato stampa.
Si tratta anche di indagare su “eventuali altre vittime o eventuali complici”, ha precisato mons. de Moulins-Beaufort, sottolineando che la procura “dispone di mezzi di indagine che una commissione d’inchiesta storica come quella di Emmaus non ha riunito.
“Solo la Giustizia dispone dei mezzi di indagine necessari per consentire di svelare tutta la verità possibile sui silenzi e sulle mancate denunce di cui avrebbe potuto beneficiare l’Abbé Pierre”, precisa il comunicato. Ricordando di aver già chiesto in settembre l’apertura degli archivi della Chiesa sull’abate Pierre, mons. de Moulins-Beaufort ha spiegato che è necessario andare “fino alla fine della verità”, dopo le rivelazioni del gabinetto Egae e la trasmissione di due documentari televisivi sull’Abbé Pierre questa settimana.
“Un sistema che sembra aver costruito lui”
In questo rapporto pubblicato lunedì, il sacerdote è preso di mira da nove nuove accuse di violenza sessuale, tra cui lo stupro di minore e fatti riguardanti membri della sua famiglia. “Con ogni rapporto di gabinetto varchiamo una soglia per scoprire ciò che ha saputo fare” e “una sorta di sistema che sembra aver costruito”, ha lamentato mons. de Moulins-Beaufort.
Si tratta del terzo rapporto della società incaricata da Emmaüs di far luce sulle azioni dell’abate Pierre, il cui vero nome è Henri Grouès. Queste nuove rivelazioni portano a 33 il numero delle testimonianze contro il sacerdote morto nel 2007.
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