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Decisione a marzo per Depardieu sugli elementi dell’indagine

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Keystone-SDA

La Corte d’appello di Parigi si pronuncerà il 6 marzo sulle richieste avanzate dall’attore francese Gérard Depardieu, che giovedì ha contestato elementi dell’indagine contro di lui per stupro, ha appreso dall’AFP una fonte giudiziaria.

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16 gennaio 2025 – 22:48

(Keystone-ATS) Gérard Depardieu, contro il quale l’accusa ha chiesto un processo per stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould, è incriminato dall’agosto 2018.

All’epoca dei fatti contestati lui aveva 69 anni, lei 19.

L’attore nega categoricamente. Nel marzo 2022 la corte d’appello ha confermato la sua accusa, di cui ha chiesto l’annullamento.

Giovedì la Camera d’inchiesta ha esaminato per quasi quattro ore due nuovi ricorsi.

La prima ha chiesto la nullità della testimonianza di una comparsa, raccolta dal sito investigativo Mediapart poi via e-mail dagli inquirenti, della donna residente all’estero, secondo una fonte vicina al caso.

Nel dicembre 2014, durante una scena delle riprese di “La grande casa”, diretto da Jean-Emmanuel Godart, “senza preavviso, Gérard Depardieu mi ha messo la mano sotto il vestito”, ha detto a Mediapart.

“Ha provato a scostarmi le mutandine e a toccarmi (…). Se non lo avessi fermato, ci sarebbe riuscito”, ha assicurato.

Altre richieste riguardano un servizio del programma televisivo “Complément d’investigation”, oggetto di accese polemiche nel dicembre 2023.

“Una configurazione fraudolenta”

In questo programma vediamo Gérard Depardieu, in viaggio in Corea del Nord nel 2018, moltiplicare commenti misogini e pronunciarne altri di natura sessuale quando entra in scena una bambina a cavallo. “Se mai galoppa, lei si diverte”, dice in particolare.

Un piano fraudolento per la sua difesa, finita davanti alla giustizia civile.

Secondo due fonti vicine al caso, Depardieu ha anche ordinato al magistrato incaricato di indagare sugli stupri di Charlotte Arnould di integrare il procedimento o di sequestrare questi documenti urgenti per decidere, tra l’altro, sull’autenticità del montaggio.

Il giudice ha rifiutato alla fine di luglio, secondo un’altra fonte vicina al caso. Se avesse chiesto a Télévisions e alla società di produzione Hikari di comunicare i rush, ha spiegato che non poteva obbligarli a farlo, perché è responsabile solo delle indagini sulle accuse di stupro. Il signor Depardieu ha presentato ricorso.

La sua difesa ritiene inoltre che il giudice istruttore abbia mostrato “falsità nei confronti delle denunce effettuate in Corea del Nord”, in particolare “nell’audizione di diverse persone”, ha detto una delle fonti più vicine.

L’attore dovrà comparire anche a fine marzo per violenza sessuale nel settembre 2021 durante le riprese di “Green Shutters”. Egli contesta i fatti.

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