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È morto David Lynch, il maestro dello strano

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Nato il 20 gennaio 1946 nel Montana (nord-ovest), David Lynch è cresciuto in una famiglia presbiteriana (protestante) con cinque figli. Suo padre, scienziato presso il Ministero dell’Agricoltura e sua madre, insegnante di inglese, si spostavano regolarmente a seconda degli incarichi del padre. Dopo studi discontinui, trovò la sua felicità alla Fine Arts of Pennsylvania a Filadelfia. La città, in pieno declino industriale, permeerà il suo immaginario. L’atmosfera della serie Cime gemelledi cui ambienta la scena in un piccolo paese popolato da strani personaggi: la donna con il tronco, un nano che parla al contrario… lo testimoniano.

Uscito nel 1990, ha rivoluzionato il genere e perseguiterà a lungo i tanti spettatori che si sono immersi nelle indagini dell’agente dell’FBI Dale Cooper. Un personaggio dalle motivazioni difficilmente comprensibili interpretato da Kyle MacLachlan con il quale aveva già collaborato nel 1986 per l’accattivante Velluto blu. Un tuffo in una periferia igienizzata dove si svolgono orge sadomasochistiche. Sicuramente uno dei suoi film più belli in cui troviamo anche Isabella Rossellini e Dennis Hooper.

È morto il regista David Lynch

Un potere ipnotico

La sua ossessione per i sogni si riflette anche nei paesaggi onirici. Mulholland Drive et Autostrada perduta. Due lungometraggi ipnotici che hanno alimentato molti forum di appassionati di cinema.

Impossibile riassumere, Mulholland Drive – che gli è valso il César per il miglior film straniero – presenta due donne a Los Angeles che si incontrano e sembrano stranamente legate.

Questo era, in un certo senso, il potere di David Lynch, riuscire ad agganciare lo spettatore con storie il cui significato gli sfugge. Per apprezzare le sue opere bisogna accettare di lasciarsi andare. In ogni caso, questo è quello che stava cercando di fare, come rivela nell’intrigante documentario La vita artistica rilasciato nel 2016.

David Lynch, anche lui pittore, fotografo e musicista, confida in particolare i sogni enigmatici che popolano le sue notti fin dall’infanzia. David Lynch non è stato quindi solo un cineasta onorato dai suoi colleghi: ha ricevuto, tra le altre cose, una Palma d’Oro a Cannes per Marinaio e Lula nel 1990 – ma un artista completo. Un personaggio che mescolava nei suoi film un tocco di inquietudine e contorni inquietanti, mistero e umorismo. Ritirato dall’industria cinematografica dopo il fallimento commerciale del suo ultimo film Impero interno (2006), si dedica alle altre sue passioni artistiche. Il che non gli ha impedito di fare la sua comparsa I Fabelman il bourru di Steven Spielberg e John Ford e il 2023.

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