Il Marocco attira sempre più PMI e mid-cap francesi grazie alla sua posizione strategica, alle sue infrastrutture moderne e al suo ruolo di porta d’accesso ai mercati africani. Il quotidiano economico francese “Les Échos” evidenzia gli asset che fanno del Regno una destinazione privilegiata per le imprese straniere.
In piena crescita economica e in accelerazione dei suoi grandi progetti infrastrutturali, il Marocco si sta affermando come una piattaforma regionale chiave per le aziende francesi che cercano di stabilirsi in Africa. Il suo dinamismo locale, combinato con le sue ambizioni continentali, attrae imprenditori sedotti da un ambiente stabile e prospettive promettenti. In un articolo pubblicato sul quotidiano francese “Les Échos”, il Marocco viene presentato non solo come un mercato promettente per le PMI francesi (piccole e medie imprese) e le ETI (medie imprese), ma anche come una porta privilegiata per queste imprese verso Africa sub-sahariana.
Strutturare progetti che rafforzino l’attrattività del Regno
Il Marocco sta incrementando i progetti strategici per consolidare le proprie infrastrutture e attrarre investitori stranieri. Lo riporta “Les Échos”. “il Regno è alla ricerca di numerosi progetti, che vanno dalle infrastrutture stradali alle ferrovie, passando per le telecomunicazioni e la gestione delle acque”secondo Stéphane Perez, direttore generale di NGE, impresa di costruzioni francese. Quest’ultima è stata recentemente selezionata dall’ONCF per partecipare alla realizzazione della linea ad alta velocità che collega Tangeri a Marrakech, il cui completamento è previsto per il 2030.
Altri grandi progetti, come l’autostrada Tiznit-Dakhla e i nuovi porti di Dakhla Atlantique e Nador, completano le ambizioni del regno. Queste infrastrutture, combinate con l’emblematico porto di Tangeri Med, posizionano il Marocco come un importante hub logistico e commerciale.
Anche sul fronte energetico le ambizioni del Marocco sono interessanti. Il Paese punta sulle energie rinnovabili, con progetti come Noor Ouarzazate, uno dei più grandi impianti solari del mondo. Queste iniziative attirano le PMI e le ETI francesi, in particolare nei settori meccanico, agroindustriale e farmaceutico, che beneficiano di accordi di libero scambio, come quello dell’Area di libero scambio continentale africana. (ZLECAF).
Una porta economica e umana verso l’Africa
Al di là delle infrastrutture, il Marocco svolge un ruolo centrale come collegamento economico e finanziario tra Europa e Africa. “Il centro finanziario di Casablanca brilla a livello internazionale, così come le banche marocchine come la Attijariwafa Bank, la Banque Populaire e la Bank of Africa”, sottolinea “Les Échos”. Queste istituzioni garantiscono le transazioni e sostengono le aziende francesi nella loro conquista dei mercati africani.
Anche il patrimonio umano è un fattore chiave di questa attrattiva. “Les Échos” sottolinea l’importanza della formazione e dell’istruzione superiore marocchina. Con istituzioni come il Politecnico Mohammed VI (UM6P), che ormai primeggia nelle classifiche internazionali, il Marocco forma talenti in grado di soddisfare le esigenze delle imprese francesi. Anche molte scuole francesi, come TBS Education o la scuola interna del gruppo NGE a Casablanca, stanno rafforzando questa cooperazione.
Infine, la vicinanza culturale tra Francia e Marocco facilita gli scambi e i partenariati. Come ci ricorda “Les Échos”, “Molti marocchini hanno studiato in Francia e possono fungere da intermediari per gli imprenditori”. Questa complementarità è una risorsa preziosa in contesti in cui le relazioni tra Parigi e Rabat possono talvolta rivelarsi complesse.
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