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Cully Jazz 2025 si affida a Youssou N’Dour e Ibrahim Maalouf

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Programmazione 2025

Con Youssou N’Dour o John Scofield, Cully Jazz difende i suoi valori

L’evento rivela un menu abbagliante e un eclettismo illuminato. In mostra anche: Ibrahim Maalouf, Tigran Hamasyan, Ben l’Oncle Soul…

Pubblicato oggi alle 11:00

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In breve:
  • Youssou N’Dour e Ibrahim Maalouf sono gli headliner dei Cully Jazz.
  • Per il suo 42° anniversario il festival unisce star famose ed artisti jazz esigenti.
  • Tra gli ospiti prestigiosi figurano anche John Scofield, Chucho Valdés e Stacey Kent.

Forte del suo successo, delle sue radici popolari e dei litri di vino che vende ogni anno (o quasi), il Cully Jazz è tuttavia tenuto a mantenere un delicato equilibrio nella sua programmazione. Da un lato si tratta di offrire artisti popolari ai frequentatori del festival, che vengono soprattutto per partecipare a questo tripudio musicale primaverile. D’altro canto, l’evento deve mantenere la veste jazz degli artisti selezionati perché questa etichetta, a Cully, corrisponde ancora alla nicchia musicale.

Il 42e edizione (dal 4 al 12 aprile), di cui è stata appena svelata la programmazione, realizza questa quadratura del cerchio in cui si tratta di attirare un vasto pubblico soddisfacendo al tempo stesso gli appassionati esigenti.

Prima le stelle

Nel ruolo di protagonista indiscusso, troviamo il cantante senegalese Youssou N’Dour (Chapiteau, giovedì 10 aprile) per il quale il festival aveva costituito il punto di partenza, insieme al pianista ginevrino Moncef Genoud, dell’avventura del film “Retour in Gorée ” di Pierre-Yves Borgeaud. L’ex ministro è tornato in attività con la sua super Étoile de Dakar. Il re degli mbalax si prepara a pubblicare un nuovo album a febbraio, prodotto dal bassista Michael League degli Snarky Puppy.

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Un’altra celebrità che va ben oltre la cerchia degli appassionati di jazz, il trombettista Ibrahim Maalouf (Chapiteau, venerdì 11 aprile) festeggia il suo ritorno sulla Riviera vodese, dopo “Trumpets of Michel-Ange”, disco che celebra i quartetti con intatto dinamismo. tono del suo rame dedicato ai suoi impulsi mediorientali.

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In misura minore, anche l’artista Ben l’Oncle Soul (Chapiteau, martedì 8 aprile) gioca la carta dell’apertura, perdendo però un po’ di vista il jazz… Tuttavia, per mantenere la linea blu, Cully ha ancora forti assi nella manica. Il chitarrista John Scofield (Chapiteau, 5 aprile), senza rivali in quanto a coniugare virtuosismo e spontaneità, suona in trio la stessa sera del quartetto di pianisti composto da Baptiste Trotignon, Bojan Z, Eric Legnini e Pierre de Bethmann.

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Alla tastiera, il cubano Chucho Valdés dovrebbe fare il suo piccolo impatto nella serata inaugurale (Chapiteau, venerdì 4 aprile con la contrabbassista losannese Louise Knobil nella prima parte), e anche la cantante Stacey Kent (Chapiteau, domenica 6 aprile) è sotto i riflettori. cantante capace di attrarre diversi pubblici con la sua arte interpretativa proponendo canzoni da tutto il mondo. A questa bella carrellata di jazzisti bisogna aggiungere anche il nome di Tigran Hamasyan (Chapiteau, 9 aprile), tanto raffinato quanto feroce nel suo appetito tastieristico.

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Il prossimo passo e il tempio

Nel 2025, Cully non riserva il suo eclettismo illuminato solo allo Chapiteau e ai suoi 1000 posti (Youssou e Maalouf avranno diritto a un pubblico in piedi). The Next Step si scalderà con i concerti di Ashley Henry (domenica 6 aprile), pianista piena di sentimento, The Blackbyrds (domenica 9 aprile), veterani del jazz-funk, o anche Chassol (Three April 10), musicista straordinario che arriva a Lavaux con il suo progetto dedicato al pittore Basquiat.

Quanto al Tempio, sala che offre la massima intimità con i musicisti, riunisce anche artisti di tutti i livelli estetici, da Niño de Elche (venerdì 4 aprile), rivoluzionario del flamenco, alla pianista Sylvie Courvoisier in duo con il chitarrista Mary Halvorson (Sa 12 aprile), via Ballaké Sissoko e Piers Faccini (Sa 6 aprile) o Chris Potter e Craig Taborn (Ma 8 aprile).

Coprendo una gamma molto ampia di stili e colori musicali, la programmazione di questo 42e edizione, fedele allo spirito del festival, moltiplica le promesse di una primavera dove sarà bello mettere naso e orecchie fuori.

Cully Jazz Festival, varie località, da venerdì 4 aprile a sabato 12 aprile. www.cullyjazz.ch

Boris Senff lavora nella sezione culturale dal 1995. Scrive di musica, fotografia, teatro, cinema, letteratura, architettura, belle arti.Maggiori informazioni @Sibernoff

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