AVVISTATO – La cantante camerunese, membro della compagnia lirica dell’Opera Nazionale di Parigi, si esibisce in “L’oro del Reno”, di Wagner, all’Opéra Bastille.
Di Marion Mayer
Pubblicato il 13 gennaio 2025 alle 16:00
IOCirca quindici anni fa era pronto a rinunciare a tutto. Fortunatamente, durante una competizione, Florent Mbia incontrò la cantante Barbara Hendricks che gli ordinò di non smettere di cantare. “Lei è il mio angelo custode”, sorride il baritono, oggi membro della compagnia lirica dell’Opera Nazionale di Parigi, fino al 2026. Nato in Camerun nel 1976, ha cantato prima Handel, Haydn e Beethoven in coro e si è distinto come solista. “Poi ho iniziato a lavorare da solo ascoltando cassette a nastro magnetico. » All’età di 26 anni, entra alla Scuola Nazionale di Musica e Danza di Montreuil, dove la professoressa Françoise Pétro gli insegna a posizionare la voce. “Ho iniziato tutto da zero, ricorda. Dal punto di vista vocale avevo pessime abitudini. Sono arrivato in Francia pensando di essere un tenore, prima di scoprire, due anni dopo, la mia vera estensione. più serio di quanto immaginasse.
Oggi può permettersi di variare i registri, partendo da un ruolo di basso come quello del Marchese d’Obigny La Traviata, di Verdi, a un altro di un baritono che interpreta uno dei ministri-giullari, Ping, in Turandot, di Puccini, regia di Robert Wilson. Lo troviamo oggi sul palco con i suoi “molto primo” Wagner, Oro del Reno, come Donner, il dio del tuono.
Dal 29 gennaio al 19 febbraio, Opéra Bastille (Parigi 12e). 2h30 senza intervallo.
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