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“Bird” di Andrea Arnold, una cronaca sociale che si trasforma in un racconto fantastico – rts.ch

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Il film “Bird” del regista inglese Andrea Arnold esplora la vita quotidiana della giovane Bailey, che vive con suo fratello Hunter e suo padre Bug in uno squat nel nord del Kent. Un ritratto al tempo stesso duro e luminoso, in cartellone nelle sale francofone dall’8 gennaio.

La giovane Bailey ha dodici anni e vive con il fratellastro Hunter e suo padre Bug in una casa occupata in una piccola cittadina inglese. Quando Bug trasferisce a casa loro la sua nuova compagna, e annuncia che si sposerà di lì a pochi giorni, Bailey prende molto male questa nuova moda di suo padre, che spera di espellere qualche grammo di cocaina da un rospo rubato ai narcotrafficanti. finanziare il suo matrimonio.

Mentre sperimenta il suo primo ciclo mestruale e si apre timidamente alla sua femminilità, Bailey incontra un misterioso uomo errante, di nome Bird, alla ricerca dei suoi genitori di cui ha dimenticato tutto.

Tra affresco sociale e racconto fantastico

Scandito da una colonna sonora composta da musica hip-hop o brani pop e rock dei Blur o dei Fontaines DC, “Bird” si afferma come una storia iniziatica dallo stile ultra realistico. Dopo “Red Road”, “Fish Tank” e “American Honey”, la regista Andrea Arnold continua a puntare su una messa in scena virtuosistica dominata da una telecamera molto mobile che cattura l’energia dei suoi personaggi, senza l’ombra del miserabilismo che spesso minaccia una certa cinema sociale.

>> Ascolta “Bird” di Andrea Arnold, uno dei preferiti del critico Rafael Wolf:

“Bird” di Andrea Arnold, uno dei preferiti del critico Rafael Wolf / Vertigo / 1 min. / 22 maggio 2024

La grande forza del film è che non riduce mai i suoi protagonisti a scorciatoie sociologiche e osa anche l’incursione estemporanea delle visioni mentali o oniriche di Bailey, fino a un finale di cui nulla verrà rivelato, se non che abbraccia pienamente l’aspetto fantastico e civettuolo con “Il regno degli animali” di Thomas Cailley.

Il risultato è un ritratto allo stesso tempo duro e luminoso di genitori che non sono mai veramente usciti dalla fase adolescenziale, nel migliore dei casi rassegnati, nel peggiore distruttivi, incapaci di prendersi adeguatamente cura dei bambini e degli adolescenti lasciati loro. se stessi e costretti, come Bailey, a diventare adulti troppo in fretta.

Una forma narrativa inaspettata

E se il legame che unisce Bailey a Bird sembra a prima vista un po’ troppo schematico (libertà contro reclusione), esso sconvolge in modo molto più sorprendente i confini tra passato e presente, tra il mondo degli uomini e il mondo degli animali, accompagnando la progressiva accettazione della giovane eroina da parte di se stessa e delle persone a lei vicine.

C’è una bellezza travolgente nel vedere esseri che hanno trascorso la maggior parte del film scontrandosi, confrontandosi l’uno con l’altro, potendo tenersi l’un l’altro in un abbraccio che sembra essere il gesto più essenziale dell’umanità per “Bird”. Un gesto che Andrea Arnold riesce a filmare con assoluta grazia.

Rafael Lupo/sf

“Bird” di Andrea Arnold, con Barry Keoghan, Franz Rogowski e Nykiya Adams. Nei cinema francofoni dall’8 gennaio 2025.

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