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Originario di Pont-Audemer, Étienne Chambrelan pubblica We are all Smic’Art

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Editoriale Pont-Audemer

Pubblicato il

12 gennaio 2025 12:07

Artista scultore e pittore dall’età di 50 anni, Étienne Chambrelanche oggi ha 72 anni, ha vissuto a Pont-Audemer (Eure), “la Venezia della Normandia” fino all’età di 20 anni, con i suoi fratelli e sorelle che risiedono ancora nella nostra regione. Proveniente da una famiglia di lavoratori – suo padre era muratore – il giovane proveniva da lì Polinesia au Maroccoesercitando la professione di assistente sociale, da tempo impegnato con il tribunale di Papeete della delinquenza minorile, si occupò poi di opere umanitarie finché, dopo mezzo secolo, iniziò un approccio artistico.

Da somaro scolastico ad autore

“La mia vita a Pont-Audemer non aveva nulla di molto interessante, tranne una piccola aura nel piccolo mondo di bocce un te calcio. Ciò mi ha indubbiamente predisposto a una grande carriera intellettuale», dice l’uomo che, una ventina di anni fa, aveva già pubblicato un piccolo libro intitolato Dal desiderio di scrivere alla scrittura desiderata.

Ciò che mi ha spinto a scrivere è stata un’indifferenza accademica poco vissuta e una vergogna culturale. La creazione e l’umorismo sono stati per me sia un rifugio che un mezzo di riconoscimento.

Étienne Chambrelan, scrittore

E c’è dell’umorismo in questo sognatore, appassionato di letteratura, che prima di prendere in mano la penna “ispira e Shakespeare completamente”! Ispirato dalle meraviglie e dalle assurdità della nostra società, questo padre di cinque figli “tutti in buona forma”, residenti a Castelnau-de-Guers (Hérault), ha deciso di scrivere Siamo tutti Smic’Art per condividere un’avventura letteraria piena di umorismo e riflessione.

Un’ingerenza pazzesca nel mondo dell’Arte

“Qui la vergogna culturale viene ridicolizzata eccessivamente per accettarla finalmente e accettare ciò che è altro. » Uno scritto audace, nella sostanza e nella forma, per chi, munito di pinza, riesce a rendere il mondo ovale!

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Attori di questo libro un po’ “folle”, Edmonde e Jean sono due artisti poveri e sconosciuti. La loro rappresentazione artistica si limita ai calendari dell’Ufficio Postale e dei Vigili del Fuoco, o anche ai coperchi delle scatole di cioccolatini natalizi, incorniciati ed esposti sul buffet. Per coloro che non capiscono nulla di arte contemporanea, il caso vuole che vincano un viaggio di otto giorni per visitare ilMostra internazionale d’arte contemporaneaappunto, da Shanghai. Rimangono allora storditi, sbalorditi da ciò che vedono, opere che sembrano loro deliranti e incomprensibili…

Una storia sorprendente, divertente e profonda

Durante questo viaggio, un incidente diplomatico li ha proiettati nel campo dei media e, al loro ritorno a casa, commossi da questa fama, si sono permessi di organizzare una mostra identica nel loro villaggio, che poi è diventato il centro del mondo. Da qui l’afflusso di sussidi incredibili, la spinta al rango di star mondiali che li fa dialogare con il Papa, Barack Obama, Vladimir Poutine

Un’ingerenza nel mondo dell’Arte con i suoi equivoci e le sue diverse rappresentazioni in questa scrittura che a volte può sconcertare e che immerge il lettore in una “vapore verbosità artistica” volutamente esagerata ed esilarante, ma vicina, tuttavia, a una certa realtà. “Devi essere indulgente con la stupidità, a volte è genetica”! Una storia tanto sorprendente quanto profonda dedicata al papà muratore morto alla rispettabile età di 93 anni.

Siamo tutti SMIC’Art di Étienne Chambrelan edito da Maïa – In vendita a 21 euro presso l’autore, 3, rue pittoresco – 34120 Castelnau du Guers – Mail: [email protected] – Pagina Instagram: https://www.instagram.com/etienne_chambrelan

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