Venerdì 17 gennaio, ScénOgraph vi invita a scoprire “Ismène”, una potente opera teatrale di Marion Coutarel e Carole Fréchette che vi porterà ai confini del mito, dell’idea di giustizia e dell’intimità di una relazione tra due sorelle.
È molto sola, Ismène. Condannata per sempre ad essere la sorella di. La figlia di. Sorella di Antigone, figlia di Edipo e Giocasta. Ismène è la sorella che non ha voluto trasgredire la legge. Quello che aveva paura. La sorella rimasta nell’ombra.
Carole Fréchette e Marion Coutarel gli danno qui la parola. Sopravvissuta a una famiglia e a un mondo, consegna finalmente la sua versione dei fatti. Rivelando i suoi dubbi, i suoi rimpianti e segreti, la sua insondabile tristezza e la sua rabbia. Alla fine scoppiando. Per non essere riuscito a salvare i suoi.
Portando in scena Ismène, Marion Coutarel, del Théâtre de la Discount, mette in discussione i miti e l’attrazione che esercitano sulle nostre radici e sul nostro essere. Interrogare Ismene – nella sua dimensione reale e simbolica – significa interrogare il modo di convivere accanto al radicalismo, di fronte ai grandi eroi sacrificali e intransigenti. Considera una voce esitante, sensuale e amorevole come un altro modello di grandezza. E l’umanità.
Figura di spicco del teatro contemporaneo del Quebec e internazionale, Carole Fréchette offre qui un testo bello e profondo, ma anche divertente e anticonformista, evocando questa Ismène vivente, fallibile, dal desiderio intatto, che l’attrice Mama Prassinos incarna con un respiro organico e un’emozionante energia.
“Ismene”, venerdì 17 gennaio; durata un’ora; dai 12 anni; prezzi da 8 a 16 €.
Renditi curioso. Sempre al Théâtre de l’Usine, dal 17 gennaio al 10 aprile sarà presentata la mostra “Sotto una nuova luce”. Per l’inaugurazione, il 17 gennaio, alle 19, al Bistrot de l’Usine, è prevista una visita guidata, in collaborazione con l’Artothèque du Lot. ENTRATA LIBERA.
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