► Kimberose, abbagliante diva del soul
Kimberose ha già due dischi d’oro al suo attivo, Capitolo uno (2018) et Fuori (2021), così come il duo I nostri anni migliori con il Gran Corpo Malade. rose, il suo terzo album uscito nel 2024, è ricco di diversi brani esilaranti, tra cui il tonic Mi hai fatto pregare O Anita, canzone d’amore per sua madre dal Ghana. In francese o inglese, questa abbagliante diva del soul con un’estensione di tre ottave può cantare di tutto, dalla bossa nova Rosa o niente al vangelo Uccello rapace. La sua voce profonda fiorisce nel ritmo funky della disco con l’americano Nile Rodgers del leggendario gruppo Chic, che si unisce a lei nella hit (Dove sono) I bei giorni?fino all’atteso trionfo nei festival del 2025.
rose, di Kimberose, un album 6&7.
Concerti a Roubaix (23 maggio), Calais (24 maggio), Albi (4 luglio)…
► Ben Mazué, a nome della sua famiglia
Quattro anni dopo Paradiso e due anni dopo Di breve durata, album in trio con Gaël Faye e Grand Corps Malade, Ben Mazué torna con un nuovo disco, Famiglia, “un invito a cogliere ogni secondo per amare, godere, perdonare”, spiega. Questo progetto unificante che evoca la sua famiglia e la donna della sua vita apre le porte a una residenza al Théâtre de l’Atelier di Parigi (21 date), prima di festival e tournée. Ben Mazué ha rivelato una prima canzone: È oraeseguito con il fraseggio nervoso della sua voce leggermente velata, ben si adatta al suo stile intimo.
FamigliaColumbia/Sony uscito il 28 febbraio.
Concerti a Lione (17-18 gennaio) Nantes (22-23 gennaio), Théâtre de l’Atelier a Parigi dal 27 gennaio al 12 marzo.
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► Piers Faccini e Ballaké Sissoko, amici di lunga data
Si conoscono da quando Ballaké Sissoko ha dispiegato le corde della sua arte nel secondo album di Piers Faccini, Cielo squarciato (2005). Il virtuoso della kora maliano e il bardo anglo-italiano delle Cévennes si frequentano La nostra chiamata. Superbamente illustrato con due uccelli, questo album interamente acustico incanta con la complicità sonora e poetica dei due amici. Voci morbide e spirali di archi uniscono la tradizione mandinka e il folk inglese. Tra le tante gemme, la canzone Vai dove i tuoi occhi si libra in altezze tranquille come il volo libero di un usignolo che scivola con l’ala sottovento tra l’Africa occidentale e l’Europa.
La nostra chiamata, No Format, uscito il 14 febbraio.
Concerti: Saint-Genis-Pouilly (22 febbraio), Rouen (7 marzo), La Rochelle (12 luglio)…
► Birds on a Wire, canta sul filo
Rosemary Standley e Dom La Nena trionfano con il loro duetto, Birds on a Wire. Alla voce e al violoncello, questi due “uccelli sul filo” hanno reinventato composizioni sontuose, di Leonard Cohen che ha ispirato il loro nome, Brel, Fauré, Violeta Parra, Tom Waits e persino il cantico catalano. Il canto degli uccelli. In attesa del loro terzo album quest’anno, vedremo la loro bellissima esibizione al Louvre all’Arte Concert (27 gennaio), scopriremo il loro nuovo spettacolo con Étienne Saglio che sarà realizzato a Parigi il 28 gennaio, oppure ascolteremo li ovunque in Francia con già quasi 30 date nel 2025.
Concerti a Corbeil-Essonnes (23 gennaio), Sainte-Maxime (25 gennaio), Parigi al Théâtre du Châtelet (28 gennaio)…
► Solann, nuova stella romantica
Solann Lis-Amboyan, 25 anni, ha iniziato alla grande nel 2024 con due titoli importanti, Gli Orchi et Mostruoso. Un verbo potente, una ribellione tempestosa, un ritmo che si apre all’elettronica nella tradizione di Stromae o Zaho de Sagazan, il giovane artista ha molte risorse per diventare una star. Le sue origini armene risuonano nei melismi del suo canto, il suo pop è arricchito dal suo ukulele e il suo amore per i libri si sente nella sua bella scrittura. Avvolta in una strana oscurità e in una grazia fragile in contrasto con la forza delle sue canzoni, Solann dovrebbe celebrare l’anno 2025 con il suo romanticismo combattivo.
Se facciamo buio sarà bellissimoCinq7, uscito il 24 gennaio.
Concerti a Caen (26 febbraio), Rouen (27 febbraio), Lille (28 febbraio), Olympia il 9 marzo…
► Tamino, il ritorno di una voce d’oro
Tamino, belga di origini egiziane, proviene da un grande lignaggio musicale ma è riuscito a creare un proprio stile. Una gamma di quattro ottave, un suono arricchito dall’oud arabo, un pop sofisticato, l’artista 28enne ha pubblicato un terzo album masterizzato ed emozionante. Dal suo debutto nel 2017 con la canzone Habibi con inflessioni voluttuose, è maturato. La sua musica solare ha preso una svolta più meditativa e folk. Forse sotto l’influenza di Lana Del Rey, per la quale ha aperto i concerti negli Stati Uniti? Quest’anno Tamino conquisterà i locali più prestigiosi del mondo con la sua voce d’oro.
Ogni alba è una montagnaCommunion Records, uscito il 21 marzo.
Concerto alla Salle Pleyel di Parigi l’11 marzo.
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