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dopo 60 giorni in mare, Arnaud Boissières pubblica un video pazzesco per celebrare il passaggio di Capo Horn

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Il navigatore di Arcachon, Arnaud Boissières, ha celebrato il 9 gennaio il suo quinto passaggio di Capo Horn in un video tanto divertente quanto commovente. Attualmente è al 29° posto nel Vendée Globe, tra i 35 skipper ancora in regata.

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Un urlo e un pugno alzato. “Le cap Horn!”grida. Il volto tirato di Arnaud Boissières risplende. Il navigatore di Arcachon ha appena superato Capo Horn dopo 60 giorni, 4 ore e 2 minuti. “Siamo qui”, aggiunge mentre tamburella con il dito sul piccolo mappamondo gonfiabile di suo figlio.

In questo video pubblicato sulle sue reti, le frasi del Girondino sono irregolari. Il navigatore soccombe alla sua gioia.“È mio nonno”grida, accarezzando la sua barca come un animale. Con il sorriso sulle labbra, Arnaud Boissières scompare per qualche secondo, prima di riapparire con una fiaschetta di metallo in mano. “Dai, beviamo qualcosa”, dice emozionato. Oh mio Dio! È già qualcosa!”

Questo qualcosa, Capo Horn, è un punto leggendario che segna i 45.000 km percorsi dagli skipper della Vendée Globe. Sul suo sito web, l’organizzatore della gara descrive questa fase cruciale come “una stazione di servizio dopo chilometri in riserva”. “Tranne qui, niente caffè o croissant, solo un grosso pezzo di roccia battuto da venti fortidescrive l’organizzazione della gara. È una porta simbolica verso un mondo più misericordioso”.

Arnaud Boissières non può sfuggire all’emozione di questo passaggio leggendario, nonostante la sua esperienza. “Questo è il mio quinto Capo Horn. Ma è già qualcosa! L’ho sognato, l’ho pianto”confida il navigatore.

In questi agitati mari del Sud, i giorni e le notti erano duri. “Ci sono stati momenti in cui pensavo che non ce l’avrei mai fatta. Anche stamattina avevo ancora 40 nodi, non so da dove provenga,” spiega il navigatore.

Mare grosso e venti molto forti hanno spinto il velista a ridurre l’andatura negli ultimi giorni, per preservare la sua imbarcazione ed evitare violenti avvallamenti. “Che fatica! Sono ancora a velocità ridotta, ma non vedremo Capo Horn perché è al mio nord”spiega Arnaud Boissières.

Ora penseremo diversamente e navigheremo diversamente.

Arnaud Boissières,

Capitano girondino

I Mari del Sud ormai alle spalle, il navigatore potrà ora aprire il “La scatoletta di foie gras di mio padre, marcata Cap Horn”. “Non ho nemmeno osato guardarla, perché non sapevo quando sarebbe successo. Ora potrò aprirlo”, sorride. Una meritata ricompensa per chi attualmente occupa il 29° posto in classifica.

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