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21 film da (ri)scoprire nelle sale dal 22 al 28 gennaio

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Il Télérama Cinema Festival torna presto! Per una settimana, i nostri film preferiti del 2024 saranno proiettati in 450 sale. Vedi anche, cinque lungometraggi in anteprima. Il programma in dettaglio.

A cura del Servizio Cinema

Pubblicato il 6 gennaio 2025 alle 15:54

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Tbordo d’attacco e l’Associazione francese dei cinema d’essai (Afcae) organizzano, dal 22 al 28 gennaio 2025, la 27esima edizione del Télérama Cinema Festival. Una selezione dei quindici migliori film dell’anno 2024 scelti dalla redazione di telerama sarà proposto in circa 450 sale d’essai al prezzo di 4 euro a posto, previa presentazione del pass evento, valido per due persone, da reperire nei numeri di telerama dal 15 e 22 gennaio 2025, nonché su Télérama.fr e l’applicazione Telerama. Da otto anni a questa selezione si aggiungono i film presentati in anteprima, scelti d’intesa con Afcae.

A metà ottobre è stato lanciato un appello al voto telerama con il sostegno di BNP Paribas tra gli under 26 per votare il film preferito dell’anno. Hanno votato quasi 7.000 giovani e il vincitore è stato Le Comte de Monte Cristo, di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, che viene quindi integrato nella programmazione del festival. Ecco la selezione completa.

I primi 15 dell’anno 2024

S “I semi del fico selvatico”, di Mohammad Rasoulof

A Teheran, un padre nominato investigatore presso la corte rivoluzionaria, sua moglie e le loro due figlie iniziano a farsi a pezzi, mentre una rivolta scuote il Paese. Un magistrale manifesto per la libertà in Iran, che passa dai circoli familiari chiusi a un thriller vertiginoso. Leggi la nostra recensione.

R “Misericordia”, di Alain Guiraudie

Il ritorno di un cittadino nel villaggio dell’Aveyron dove viveva scatena un vento di follia. Una farsa oscura, inquietante e delirante. Alain Guiraudie è di nuovo al top, dieci anni dopo Lo straniero del lago. Leggi la nostra recensione.

R “I fantasmi”, di Jonathan Millet

Un ex detenuto torturato in una prigione siriana si è unito a una cellula segreta che rintraccia i torturatori nascosti in Europa. Un implacabile thriller mentale e fisico, ampiamente documentato e basato su eventi realmente accaduti. Leggi la nostra recensione.

S “I criminali”, di Rodrigo Moreno

Due impiegati di banca argentini rubano venticinque anni di stipendio per non dover mai più lavorare… Tra un film sociale, un western utopico e un inno al tempo libero, una storia di rapina originale e selvaggiamente romantica. Rinvigorente! Leggi la nostra recensione.

S “A sua immagine”, di Thierry de Peretti

Adattato da un romanzo di Jérôme Ferrari, il film racconta la storia del nazionalismo corso dal 1979 agli albori del XXI secolo, attraverso lo sguardo lucido di Antonia, fotoreporter indipendente e donna del dubbio. Una canzone di luminosa malinconia. Leggi la nostra recensione.

R “La sostanza”, di Coralie Fargeat

Una delle sorprese del Festival di Cannes 2024, orrore corporeo tanto cruento quanto mentale sull’odio femminile per se stesse. Indossato da Demi Moore e Margaret Qualley, un’esperienza visiva impressionante. Leggi la nostra recensione.

S “La storia di Souleymane”, di Boris Lojkine

Quarantotto ore nei panni di Souleymane, un fattorino privo di documenti in una Parigi ostile. Boris Lojkine firma un thriller sociale mozzafiato con un formidabile attore non professionista, Abou Sangaré. Leggi la nostra recensione.

S “Flow, il gatto che non aveva più paura dell’acqua”, di Gints Zilbalodis

La favolosa odissea di un gattino nero in un mondo maestoso, poco a poco inghiottito dall’acqua. Un film d’animazione senza eguali, di incredibile bellezza e originalità. Uno shock estetico! Leggi la nostra recensione.

R “L’area di interesse”, di Jonathan Glazer

Rudolf Höss, comandante nazista, vive con la moglie e i figli in un “incantevole” padiglione adiacente al campo di Auschwitz. Un’esistenza pacifica radiografata attraverso uno strumento angosciante e interrogativo. Impressionante. Leggi la nostra recensione.

R “L’Apprendista”, d’Ali Abbasi

New York, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Come il giovane Donald Trump, un novizio politico (Sebastian Stan), apprende l’ignominia da un potente avvocato (Jeremy Strong). Una sceneggiatura feroce, attori mozzafiato. Leggi la nostra recensione.

R “Emilia Perez”, di Jacques Audiard

Doppiamente premiata a Cannes 2024 (premio collettivo della performance femminile, premio della giuria), questa commedia musicale transgender unisce il film noir e gli eccessi del telenovela. Dopo tanti anni passati a guardare gli uomini cadere, Audiard osserva le donne lottare. In movimento e controllato. Leggi la nostra recensione.

R “Tutto ciò che immaginiamo come luce”, di Payal Kapadia

A Mumbai, due amiche infermiere, di generazioni diverse, vivono ciascuna una complicata storia d’amore. Un bellissimo ritratto di donna, che mescola vita materiale e stati d’animo fluttuanti, asprezza e sensualità. Leggi la nostra recensione.

R “Il male non esiste”, di Ryusuke Hamaguchi

L’autore di Guida la mia macchina affascina con un film il cui mistero tormenta da molto tempo. Da un esercizio di stile musicale trae un’opera tanto splendida quanto inquietante sul delicato equilibrio tra uomo e natura. Leggi la nostra recensione.

R “Borgo”, di Stéphane Demoustier

Nuova direttrice del carcere di Borgo, la rigorosa Mélissa (Hafsia Herzi) si abitua alla Corsica e alle sue traversie, che la rivelano sotto una nuova luce… L’efficacia di un thriller e la complessità di un ritratto di donna riunite in un film molto intenso. Leggi la nostra recensione.

R “Madame Hofmann”, di Sébastien Lifshitz

Sylvie Hofmann è una dirigente infermieristica che lavora instancabilmente in un ospedale di Marsiglia. Un magnifico documentario e ritratto di una donna, una sorta di santa laica ed eroica, che si dona con cuore aperto e fa onore alla missione dell’ospedale pubblico. Leggi la nostra recensione.

Il favorito degli Under 26

Q “Il Conte di Montecristo”, di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière

Trionfo di pubblico nelle sale, questo nuovo adattamento del romanzo di Alexandre Dumas è supportato da un cast eccezionale (Pierre Niney, sorprendente eroe vendicatore, nel protagonista) e da una sceneggiatura intelligente. Leggi la nostra recensione.

Le anteprime

R “Maria”, di Pablo Larraín

Gli ultimi giorni della Callas, nel 1977, a Parigi, quando la diva ricorda la sua storia d’amore con Onassis e cerca di ritrovare la sua voce… Dopo Jackie Kennedy (Jackie) e Lady Di (Spencer), il cineasta cileno racconta in una cornice sontuosa la storia di un’altra icona del XX secolo ferita dalla vita e dagli uomini. E offre ad Angelina Jolie il suo ruolo migliore.

R “Un vero dolore”, di Jesse Eisenberg

Due cugini newyorkesi viaggiano insieme nella terra della memoria: la Polonia che la loro nonna ebrea lasciò per fuggire dai nazisti, ma anche il territorio più intimo della loro relazione e delle rispettive crepe. Un road movie sottile, intelligente e sensibile, brillantemente diretto dall’attore-regista Jesse Eisenberg (La rete sociale) e il suo complice Kieran Culkin (la serie Successione).

R “L’attaccamento”, di Carine Tardieu

“Non so niente dei bambini” Sandra avverte. È su questo vicino, però, che il piccolo Eliott mette gli occhi quando la sua vita viene stravolta. Il ragazzino, la sorella e il padre si ritaglieranno un posto nel cuore della ragazza single, attraverso una drammaticità delicata e luminosa, portata avanti dall’eccellente Pio Marmaï e da un’immensa Valeria Bruni Tedeschi.

R “La Pampa”, di Antoine Chevrollier

Amici per la vita e per la morte, Willy e Jojo sono due studenti delle scuole superiori appassionati di motocross. Un giorno, Willy scopre per caso il segreto di Jojo… Una storia iniziatica profondamente commovente, servita da giovani attori che irrompono sullo schermo, così come dal sempre impeccabile Damien Bonnard e… Artus, in un sorprendente controuso.

R “La mia torta preferita”, di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha

A Teheran, una vedova settantenne sogna un uomo che scaccia la sua noia… Dalla tenera commedia alla malinconia, questo film divertente e commovente offre uno sguardo unico all’Iran di oggi, attraverso una donna che ricorda la libertà del paese in gioventù e cerca di ritrovarla lo ripropone, sfidando i divieti.

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