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Polemica sulla nomina di Latefa Ahrrare nel consiglio di amministrazione di Aneaq: i diversi incarichi

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Il 18 dicembre 2024, Latefa Ahrrare riceve una lettera (vedi facsimile) da Azzedine El Midaouiministro dell’Istruzione superiore, informandolo del suo ingresso nel consiglio di amministrazione dell’Agenzia nazionale per la valutazione e la garanzia della qualità dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica (Aneaq).

Secondo la lettera, Latefa Ahrrare è nominato per un periodo di tre anni, rinnovabile una volta. La sua nomina avviene su proposta della Commissione nazionale per il coordinamento dell’istruzione superiore. La quale proposta risale al 19 marzo 2024.

Orgogliosi del loro collega e regista, i dirigenti dell’Istituto superiore di arte drammatica e di animazione culturale (Isadac) condividono sui loro social network la lettera di Azzedine El Midaoui, e questo è il punto di partenza di una polemica che, in sintesi, mette in dubbio la legittimità del la presenza di Latefa Ahrrare in questa istituzione.

Un’istituzione che, come suggerisce il nome, riguarda la qualità dell’istruzione superiore e la sua valutazione. Alcuni credono che Latefa Ahrrare non abbia le competenze necessarie per rivendicare una simile posizione.

La lettera inviata da Azzedine El Midaoui a Latefa Ahrrare.

Qual è il ruolo di questa Agenzia? Come vengono nominati i membri del consiglio di amministrazione e quali sono le loro prerogative?

Istituita nel 2014 dalla legge n. 80-12, l’Agenzia nazionale per la valutazione e l’assicurazione della qualità dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica “è un ente pubblico dotato di personalità giuridica e autonomia finanziaria”.

La sua missione è quella di effettuare, per conto dello Stato, “valutazioni del sistema dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica al fine di garantirne la qualità”, con l’obiettivo di “contribuire allo sviluppo di un efficiente sistema nazionale di garanzia della qualità per dell’istruzione superiore e della ricerca scientifica».

A tal fine ha il compito di:

  • valutare gli istituti di istruzione superiore pubblici e privati ​​e gli istituti di ricerca scientifica;
  • esaminare e valutare i corsi di formazione in vista dell’ottenimento o del rinnovo dell’accreditamento;
  • valutare l’attività dei centri studi di dottorato e fare il punto sull’attività formativa e di ricerca svolta in tali centri;
  • valutare la ricerca scientifica e l’efficacia delle sue strutture;
  • valutare programmi e progetti di cooperazione universitaria nel campo della formazione e della ricerca scientifica.

In termini di governance, l’Agenzia è amministrata da un consiglio di amministrazione e gestita da un direttore. Questo consiglio di amministrazione, presieduto dal capo del governo o dall’autorità governativa da lui delegata a tale scopo, è composto da:

1 – due rappresentanti del ministero di vigilanza;

2 – il segretario permanente dell’Accademia delle Scienze e delle Tecnologie Hassan II o il suo rappresentante;

3 – il presidente della Commissione nazionale per il coordinamento dell’istruzione superiore o il suo rappresentante;

4 – il presidente del Consiglio superiore dell’istruzione, della formazione e della ricerca scientifica o il suo rappresentante;

5 – un rappresentante delle istituzioni non appartenenti alle università;

6 – un rappresentante dell’istruzione superiore privata;

7 – due ex presidenti di università nell’istruzione superiore pubblica;

8 – quattro membri di chiara competenza scientifica e tecnica;

9 – un rappresentante eletto da e tra il personale dell’Agenzia.

Tra i membri da includere nel consiglio di amministrazione di questa agenzia, Latefa Ahrrare è stata proposta e nominata nell’ambito della la categoria di “rappresentante di istituti non appartenenti alle università”, e questo, «nella sua veste di direttrice dell’Istituto superiore di arte drammatica e di animazione culturale», assicura.

Cosa dice Latefa Ahrrare

“Non so nulla delle motivazioni che stanno dietro questa cabala contro di me e sul… tempistica“, risponde Latefa Ahrrare, interpellata sull’argomento. “A qualcuno dà fastidio che io sia la prima vincitrice del premio Isadac a prendere la guida dopo una lunga e ricca carriera?”, chiede colei che, durante tutta la sua carriera in teatro, ha stata una vera tuttofare: attrice, sceneggiatrice e regista.

Nel gennaio 2022, Latefa Ahrrare ha assunto la direzione dell’Isadac a seguito di un bando di concorso del Ministero della Cultura. È stata selezionata tra diversi candidati per la posizione, in base alle specifiche. Un contratto che ritiene di aver ampiamente onorato, “aprendo questa istituzione al suo ambiente naturale, diversificando i moduli formativi e aumentando il numero dei partenariati”.

“Ho vinto la sfida di dotare Isadac di una propria sede. Una sede di cui sono orgoglioso e che si trova proprio nel centro di Rabat [face à la gare de Rabat-Agdal, ndlr]”, dichiara Latefa Ahrrare che vede nella polemica suscitata intorno a lei l’opportunità di aprire un grande dibattito sul teatro in particolare, e sul posto della cultura nella nostra società.

“Mi sono esibito in tutto il mondo e il mio lavoro parla per me, compresi articoli su pubblicazioni prestigiose”, conclude il nostro interlocutore che promette “belle sorprese” in questo 2025…

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MB

2 gennaio 2025 alle 16:00

Modificato il 2 gennaio 2025 alle 16:39

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