L'associazione Salvare Compani ha finanziato la fusione di due campane che andranno in cima al campanile. Due artisti di La Rochelle hanno lavorato alla decorazione di uno di essi con simboli forti, in omaggio al mare e ai suoi esseri viventi.
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Tra qualche mese, le campane del campanile della chiesa di Saint-Sauveur suoneranno di nuovo. Un progetto possibile grazie all'associazione Salvare Campani e alle artiste Anne Sarrazin e Jackie Groisart.
I Rochelais furono scelti per decorare Anne Nicolas, una delle nuove campane della chiesa di Saint-Sauveur. “Quindi è stata fatta una prima modellazione: un bassorilievo in creta. Poi, è stato modellato in silicone. Questo stampo ci permetterà di realizzare una fusione in cera. Poi, potrà diventare parte dell'arredamento poiché attaccheremo la falsa campana”,spiega l'artista visiva Anne Sarrazin.
Un know-how ancestrale
Questa falsa campana in cera riposa attualmente in Normandia, nella famosa fonderia di Cornille-Havard dove furono progettate le campane di Notre Dame de Paris. SIn loco, la lavorazione è rimasta invariata dal 1865. Gli artisti incollano prima i loro affreschi ornamentali sulla campana di cera, poi viene applicato un sottile strato di argilla sul tutto per disegnare uno stampo prima della fusione prevista per il mese di gennaio.
Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il finanziamento dell’associazione Salvare Campani e il suo bando di donazioni lanciato il 14 dicembre 2023. “La nostra campana Anne è dedicata al mare e ai suoi esseri viventi, il che significa che suona secondo i suoi simboli. Per noi è importante che rappresenti tutti i simboli che abbiamo voluto mettere lì” ,. dice il presidente dell'associazione, Gérard de Monteil.
Tra questi simboli, gli artisti hanno preparato un affresco che riecheggia la storia marittima di La Rochelle: dai naufraghi agli animali marini, tra cui alcuni animali come la Torre della Lanterna.
“Quello che mi piace è raccontare storie. C’è un piccolo lato da fumetto in quello che faccio“un po' come una sorta di ex voto o di vecchi quadri, quando c'erano dei naufraghi che comunque si erano salvati, poi ringraziavano il loro santo protettore”. evoca l'artista Jackie Groisart.
Un affresco lungo tre metri su cui gli artisti hanno avuto carta bianca per far parlare la loro fantasia. “CCiò che era importante erano i due livelli di narrazione. Il primo con i personaggi e abbiamo creato dei collegamenti con il fregio superiore e quello inferiore come la balena che collega i due livelli”mostra Anne Sarrazin.
In totale l’associazione ne ha spesi 86 000 euro solo per la campana di Anne Nicolas. Presto sarà accompagnata da una seconda campana anch'essa finanziata dall'associazione e, secondo il presidente, suonerà prima di Pasqua.
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