Il mio inseparabile offre all'attrice Laure Calamy l'opportunità di esprimere tutta la sua potenza e tutte le sfumature della sua tavolozza di recitazione. Questo primo lungometraggio di grande successo di Anne-Sophie Bailly esce nelle sale il 25 dicembre.
Mona (Laure Calamy) ha cresciuto suo figlio Joël (Charles Peccia-Galletto), trentenne, da solo, che vive ancora sotto il suo tetto. Joël lavora in un ESAT. È innamorato di Océane, la sua collega di lavoro, anche lei disabile. Mona, che come tutte le madri, non ha visto crescere suo figlio, rimane stupita quando scopre che Océane (Julie Froger) è incinta di Joël. Questa notizia la costringerà ad accettare che suo figlio un giorno potrà stare in piedi da solo, senza di lei.
Cosa succede quando i bambini con disabilità diventano adulti? Come vivono loro e i loro genitori questa situazione? È proprio questo momento chiave che Anne-Sophie Bailly, la coautrice del Film, ha scelto di affrontare nel suo primo lungometraggio. La prova del cane.
La regista concentra le sue riflessioni sul personaggio di Mona, il cui baricentro si ritrova improvvisamente sbilanciato dal desiderio di emancipazione di Joël, tratteggiando con estrema delicatezza la storia d'amore tra Joël e la sua amante, la loro sessualità e il loro desiderio di diventare genitori, nonostante la disabilità. Argomenti tabù raramente menzionati al cinema o altrove.
La separazione tra Mona e Joël non procede bene. Mona ha dedicato la sua vita all'educazione di Joël, mettendo da parte la sua vita di donna. Non è preparata alla sua partenza e ha difficoltà a immaginare che Joël sia capace di vivere una vita adulta senza di lei. Quando si rende conto che suo figlio le sta sfuggendo, Mona diventa soffocante, a volte persino brutale.
Se la situazione di Mona è speciale dal momento che ha cresciuto suo figlio da sola e lui è disabile, Il mio inseparabile è soprattutto una storia universale. Una storia condivisa da tutti i genitori, alle prese un giorno o l'altro con questo momento decisivo in cui dovranno accettare di lasciare i propri figli fuori dal nido. Ed è infine in un doppio movimento di emancipazione che Mona e Joël, dopo la tempesta, si incontreranno di nuovo e stringeranno un nuovo legame, nel rispetto di ciascuno.
Anne-Sophie Bailly firma un'opera prima dalla produzione organica, con un focus molto interessante sul corpo come terreno di espressione delle emozioni e dei sentimenti dei protagonisti, che filma il più fedelmente possibile. Laure Calamy interpreta con straordinaria intensità questa donna attraversata da tutti i tipi di sentimenti contraddittori, dalla rabbia alla tristezza, compreso il senso di colpa, e che impara rapidamente a riconnettersi con i suoi desideri.
È circondata da due magnifici attori, accompagnati sul set da un “rappresentante della disabilità”: Julie Froger, tutta sensibile e sobria nel ruolo di Océane, e Charles Peccia-Galletto, primo attore con disabilità nominato al César, in in corsa per Male Revelations.
Ben scritto, questo primo film affronta il tema della disabilità senza farne né uno spettacolo né un argomento, ma piuttosto, e fortunatamente, semplicemente come parte della vita.
Genere: Dramma
Direttore: Anne-Sophie Bailly
Attori: Laure Calamy, Charles Peccia-Galletto, Julie Froger
Paga: Francia
Durata: 1 ora e 34 minuti
Sortita: 25 dicembre 2024
Distributore : Film Losange
Sinossi: Mona vive con il figlio trentenne, Joël, che è “in ritardo”. Lavora in una struttura specializzata, un ESAT, e ama appassionatamente la sua collega Océane, anche lei disabile. Anche se Mona non sa nulla di questa relazione, scopre che Océane è incinta. Lo stretto rapporto tra madre e figlio vacilla.
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