Facilitatore di Dodici colpi di mezzogiorno, attore protagonista della serie televisiva Léo Mattéï, Brigata dei MinoriJean-Luc Reichmann è onnipresente sul piccolo schermo.
Lungi dal voler riposare sugli allori, sarà anche lui il responsabileun nuovissimo spettacolo chiamato Ci conosciamo? dal 10 gennaio sulle onde di Nostalgie.
Per promuovere pienamente questo nuovo progetto, la compagna di Nathalie Lecoultre ha recentemente rilasciato un'intervista ai nostri colleghi di Parigino.
Nel corso di questa intervista, ha poi colto l'occasione per parlare di Émilien, il Maestro indiscusso dell'arte Dodici colpi di mezzogiorno.
Jean-Luc Reichmann: “Non possiamo sbarazzarcene”
“Il problema è che non riusciamo a liberarcene (ride). Aveva 20 anni quando è arrivato, ne ha 22 oggi. Questo non è mai successo. A quelli che mi dicono: 'Quando partirà?' Rispondo di venire a detronizzarlo“, ha spiegato prima di elogiare lo studente: “Émilien manda un ottimo segnale a una gioventù che a volte può perdersi: ha una curiosità immensa in un momento in cui siamo pieni di notifiche a cui non prestiamo attenzione. Lo soprannominerò da ora in poi “Spongebob” perché integra ogni nuova informazione e la utilizza per il futuro.“
Ospite di Europe 1, Jean-Luc Reichmann ha affermato che Émilien non lo era non privilegiato dalla produzione del gioco : “Ci sono occhi ovunque. Dal momento che c'è una controversia, ovviamente, c'è qualcuno della produzione Endemol che interviene. Non ci sono problemi da quel lato“.
E per concludere rivolgendo qualche parola a chi continua a criticare il giovane: “C'è chi è geloso di questo successo e dice: 'Io resto, guardo perché il giorno che cade, voglio esserci', e poi ci sono le persone che adorano questi Midday Masters (…) e che vogliono che arrivino il più lontano possibile. Ovviamente c'è gelosia ovunque, ma non esito a dire: se sei geloso, vieni e prova a detronizzarlo.“Abbastanza per mettere a tacere le lingue malvagie.
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