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un grande ritorno ostacolato dalla salute di Vincent Lagaf, il gioco cult deve adattarsi

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“Le Bigdil” torna in televisione nel gennaio 2025. Più di 20 anni dopo essersi fermato su TF1, Vincent Lagaf è invecchiato bene…

Buone notizie per i nostalgici degli anni '90! Almeno da una certa parte degli anni '90… Il Bigdilun gioco cult condotto da Vincent Lagaf e dal suo aiutante extraterrestre Bill, torna sui nostri schermi nel 2025. Questo programma di punta, che è stato un successo su TF1 tra il 1998 e il 2004, farà il suo ritorno più di 20 anni dopo, con la sua atmosfera folle , le sue prove pazze e il famoso sipario di paillettes che nasconde i regali.

È stato il canale RMC Story a decidere di far risorgere il famoso gioco e tutto è stato progettato per immergere nuovamente il pubblico nel mondo molto speciale di bigdil. Troveremo l'arredamento originale, gli stessi giochi emblematici come “The Blind Test”, “The Tumble Dryer” o la famosa “Dark Room”. Anche i jingle ed i titoli di coda non sono stati cambiati! Ci sarà anche il coloratissimo Bill, “del pianeta Fricus”, interpretato ancora dall'attore Gilles Vautier. Torneranno anche le due sceme Nadia e Fanny, il cane Attila e gran parte dei personaggi secondari.

Un cambiamento comunque notevole: non è più su TF1 che verrà trasmessa la partita di Vincent Lagaf (la nostalgia ha comunque dei limiti). È RMC Story ad ereditare il programma, con messa in onda annunciata a partire dal 2 gennaio 2025. E se la meccanica e lo spirito del bigdil rimangono intatti, va comunque notato un altro importante cambiamento. Sono finiti gli incontri giornalieri di accesso in prima serata, come avveniva nei tempi di massimo splendore. Ora per uno slot settimanale, ogni giovedì sera, ma in prima serata, questa volta alle 21:10.

Meno Bigdil a causa della salute di Vincent Lagaf?

Un ritmo meno sostenuto che si spiega senza dubbio con la prudenza del canale, che è sicuramente in attesa di vedere il pubblico. Ma forse anche dall’età e dallo stato di salute della star ospite. A 65 anni, lo stesso Vincent Lagaf ammette che non si sentirà più in grado di coprire più di 200 numeri della bigdil all'anno, come prima.

“Sono troppo vecchia per questo”, ha confidato recentemente la star a diversi media tra cui Télé Loisirs. “Non ho voglia di ri-registrare 250 brani all'anno”, ha spiegato. Lontano dai suoi “cari”, dalla sua “casa” e dalla sua “famiglia” per le prime tre settimane di riprese, Lagaf ha ammesso di aver vissuto un “sogno”, ma anche di aver sofferto a causa di una salute che mal sopporta la sua salute buffonate e le sue famose acrobazie. “Quando sono sul set non si vede, ma la sera sì, pago”, ha detto.

L'ospite di bigdilabituato a improvvisazioni talvolta estreme, è stato segnato nel corso degli anni da molteplici incidenti. Parla di “traumi” che hanno indebolito il suo corpo e di un cervello che non ha dimenticato il dolore. “Ho 41 pezzi di metallo nel mio corpo. Schiena, caviglia, collo […]. E lo vedo quando voglio saltare, quando voglio correre, c'è qualcosa che mi dice: 'Non puoi più farlo'”, ha aggiunto.

Un Bigdil con molte meno acrobazie nel 2025

“Riusciamo a dare con la parola e con il sentimento ciò che non possiamo più dare con il corpo”, conclude, sempre su Télé Loisirs. Anche se adesso deve “ascoltare”. [s]on corps” da diversi anni, Vincent Lagaf non ha perso nulla della sua energia e della sua follia comunicativa. “Quando il regista mi dice '3, 2, 1, top, bello spettacolo', è finita. Lasciamo libero il cane in una partita a pallone. Ho iniziato, ero un giovane cane pazzo. E lì sono diventato un vecchio bastardo attento a tutto. Ma mi sto divertendo, mi sto divertendo sempre,” si entusiasma. Soprattutto per questo ritorno di bigdilè circondato da “amici” e da suo figlio, il regista Robin Rouïl, finora piuttosto abituato a reportage e interviste nel campo degli sport estremi.

Resta da vedere come reagirà il pubblico a questa novità bigdil su base settimanale. Quando lo solletichiamo un po' riguardo questo celebre format quotidiano, Vincent Lagaf ammette infine: “Ovviamente se riusciremo a raggiungere un pubblico entusiasta mi farà riflettere”. Forse anche noi.

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