Di Léa Mabilon
Pubblicato
21 dicembre alle 16:11,
aggiornato 21 dicembre alle 16:44
L'attrice ha presentato una denuncia contro il suo compagno di recitazione e regista di Mai piùper molestie sessuali. Descrive dettagliatamente il comportamento inappropriato sul set e lo accusa di aver lanciato una campagna diffamatoria per offuscare la sua reputazione.
Mai più, l'adattamento cinematografico del libro best-seller di Colleen Hoover, racconta la storia di Lily Bloom (Blake Lively), una giovane donna che si trasferisce in una nuova città e si innamora di Ryle Kincaid (Justin Baldoni), un uomo attraente ma violento. Dopo un inizio idilliaco, la loro relazione si trasforma rapidamente in un circolo vizioso di manipolazione e violenza, con Lily che cerca come meglio può di liberarsi da questa influenza tossica.
In questo contesto assumono particolare risonanza le accuse di Blake Lively contro il suo compagno di gioco – nonché regista del film. L'attrice ha infatti sporto denuncia contro Justin Baldoni per molestie sessuali e comportamento inappropriato, che le avrebbero causato “grave disagio emotivo”. La denuncia, ottenuta da TMZ dettaglia gli incidenti accaduti durante le riprese del lungometraggio e afferma che l'attrice avrebbe chiesto che fossero adottate misure per garantire un ambiente di lavoro più rispettoso. Tra le sue richieste c'era quella di non «mostrargli più video o immagini di donne nude», di smettere di menzionare la sua presunta «dipendenza dalla pornografia» e di smettere di discutere delle sue «conquiste sessuali» davanti a lei. Ma soprattutto: «Basta aggiungere scene di sesso, sesso orale o orgasmi davanti alla telecamera di Blake Lively al di fuori della sceneggiatura che quest'ultimo ha approvato».
A seguito di queste denunce, sarebbe stato organizzato un incontro per rispondere alle preoccupazioni dell'attrice, alla presenza di diverse personalità, tra cui suo marito Ryan Reynolds. La situazione sarebbe però successivamente peggiorata, con un clima di tensione che si sarebbe rapidamente instaurato tra i due attori. Blake Lively sostiene nella sua denuncia che Justin Baldoni avrebbe intrapreso una “campagna diffamatoria” volta a offuscare la sua reputazione.
Un clima “estremamente difficile”.
Bryan Freedman, avvocato di Baldoni, ha risposto alle accuse della moglie di Ryan Reynolds e madre di 4 figli, definendole “false, scandalose e intenzionalmente oscene” con l'obiettivo di danneggiare pubblicamente il suo cliente. Secondo lui è stato Blake Lively a causare problemi sul set, minacciando di non presentarsi alle riprese e di non promuovere il film. Freedman sostiene inoltre che queste tensioni portarono alla scomparsa dell'attrice quando il film uscì nelle sale.
Voci sul comportamento di Giustino Baldoni hanno tuttavia cominciato a circolare all'inizio dell'anno, in particolare dopo un articolo su Posta quotidiana lo aveva descritto come “macho”, “al limite dell'abuso” sul set. Questo resoconto è stato corroborato da un altro articolo di Pagina seiche parlava di un'atmosfera “estremamente difficile” sul set, che colpiva l'intero cast. Le accuse si sono intensificate quando i fan hanno notato che Blake Lively, Justin Baldoni e diversi membri del cast non si seguivano più su Instagram. All'uscita di Mai piùil 14 agosto, Justin Baldoni ha dovuto portare a termine la promozione da solo, senza che la sua compagna si presentasse mai al suo fianco.
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