« Crescita incontrollata dei crediti », governance troppo costosa, obiettivi parzialmente raggiunti… I magistrati sottolineano i difetti del sistema e sollevano la questione di assoggettarlo a condizioni di mezzi.
Il pass della cultura « lascia fuori parte del pubblico meno familiare con le pratiche culturali »ha un impatto « limite » nel tempo e procede da una logica a finestre. A quattro anni dal lancio di questa misura faro da parte di Emmanuel Macron, destinata a promuovere l’accesso alla cultura e incoraggiare la diversità delle pratiche culturali, la Corte dei conti formula un duro bilancio.
Al punto da consigliare, in un momento in cui tutti cercano di risparmiare, almeno uno « controllo della spesa »nella migliore delle ipotesi « riequilibrare il dispositivo ». Il Culture Pass ha rappresentato 244 milioni di euro nel 2024, con 4,2 milioni di beneficiari dalla sua creazione. La riflessione della Corte dei Conti, che martedì mattina ha presentato le sue conclusioni, è solo una mezza sorpresa.
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