L’artista di Trois-Rivières Jean Beaulieu non c’è più. Dopo una lunga battaglia contro il cancro, è morto domenica. Era conosciuto per il suo talento, le sue opere, il suo senso critico, ma anche per il suo impegno sociale.
Per poco più di 12 anni ha promosso il reinserimento dei giovani di strada insegnando loro la sua tecnica e assumendoli per realizzare vetrate di alta gamma. Queste opere che rappresentano personalità diverse sono ancora chiaramente visibili a Trois-Rivières, Shawinigan, Quebec e Montreal.
Per lui la vetrata era il modo giusto di lavorare con le persone dove volevamo aiutarle perché richiedeva molta perseveranza, struttura e quindi poteva portare le persone a riuscire a ristrutturarsi.
confida la direttrice generale della Cultura Trois-Rivières, Nancy Kukovica.
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Questo progetto ha lasciato un segno indelebile in lui. Un decennio dopo, anche se costretto a letto, indebolito dalla malattia, ha voluto condividere l’immenso orgoglio che provava osservando i progressi di coloro che venivano nel suo laboratorio per riprendere il controllo della propria vita. Secondo lui, dei 156 giovani assunti, 148 sono ora sul mercato del lavoro.
Ecco un estratto dell’intervista realizzata solo qualche settimana fa in previsione di un progetto che uscirà dopo le vacanze: Quando li vedi andare via e ti dicono che se non fossi stato lì sarei morto. Cioè, non farlo, è lusinghiero. Se la sono cavata. Non costano più nulla alla società. Hanno riavuto i loro figli. Non fanno più del male. Non vanno in prigione. Non vanno più in ospedale per overdose. Affinché [quand je vais mourir]mi dirò, criss, almeno quello l’avevo fatto.
Jean Beaulieu si recò a Las Vegas per esporre le sue opere. Rapporto di Alexandre Lepoutre (gennaio 2020)
Foto: Radio-Canada
L’operaio di strada
Il direttore generale dell’organizzazione Point de Rue, Philippe Malchelosse, ricorda con nostalgia le tante sere e notti in cui chiacchierava con Jean Beaulieu con l’idea di cambiare il mondo.
Sono molto triste, molto scosso stamattina. Jean Beaulieu, per me è stato un fratello d’armi da diversi anni
confida. Lo descrive come a ribelle
et anticonformista
con grande sensibilità.
Il signor Malchelosse ha lavorato con lui in numerose occasioni per progetti di roaming. Oggi disponiamo di gran parte della struttura clinica di Point de Rue, che è stata influenzata perché l’abbiamo sviluppata con Jean.
Jean Beaulieu aveva anche prestato le sue opere affinché potessero essere stampate sui maglioni realizzati dai senzatetto l’estate scorsa. Jean aveva molti più progetti della nostra capacità di gestirli
aggiunge.
I biglietti d’auguri erano tra gli oggetti realizzati da Jean Beaulieu. Rapporto di Claudie Simard (marzo 2015)
Foto: Radio-Canada
Un uomo convinto
La cantante Fabiola Toubin ha incontrato il signor Beaulieu nell’ambito delle attività per i giovani di strada. Lo conosce fin dall’adolescenza quando lavorava con suo fratello. Gli ha reso un vibrante tributo lunedì mattina nella sua rubrica sullo show Sempre la mattina.
I giovani si riconoscono in Jean Beaulieu e si fidano di lui.
Lo ricorda come un uomo che non aveva paura di farsi carico, di essere in prima linea e di indignarsi. Che siamo d’accordo o meno, una cosa è certa: Jean Beaulieu ci ha sempre offerto una grande sincerità e un coinvolgimento nella luce.
Il suo linguaggio schietto avrà lasciato il segno in un gran numero di persone. Mi ha permesso di sviluppare una certa audacia, un desiderio di vedere sempre più grande, sempre più lontano, per questo gli sono molto grato.
confida il sindaco di Trois-Rivières, Jean Lamarche.
Il rapporto di Alexandra Fortin
Foto: Radio-Canada
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