“Il tempo e lo spazio sono le forme a priori della sensibilità”, affermava a suo tempo il filosofo Emmanuel Kant (1724-1804). È impossibile non ricordarlo contemplando l’opera di Claire Trotignon: le due dimensioni costituiscono la sua cornice fondamentale. “Le mie composizioni sono spaziali”afferma. Uno spazio certo, ma senza orizzonte, sul quale compaiono qua e là detriti sospesi, resti archeologici senza peso, frammenti di paesaggio fluttuante.
Rifiuto della gravità
In passato potevano contare su zone pianeggianti di uno strano rosa, quasi fluorescente, che ricordava i tramonti intensi dovuti a cieli inquinati. Oggi è sostenuto da un magnifico blu, a volte sotto forma di bande lineari, un solido segnale visivo in questa sofisticata ambientazione da big bang. Claire Trotignon è una camminatrice e le sue peregrinazioni la portano dalla cartografia all’architettura, dal paesaggio all’archeologia. In ogni opera ripercorre il viaggio del tempo che passa. Lo fa con una poesia e una leggerezza che sarebbe sbagliato confondere con frivolezza. Esiste la preoccupazione, che ha l’eleganza di non imporre.
Ricordi di un tempo a venire
Il riutilizzo di incisioni risalenti al periodo dal XVI al XIX secolo, che taglia in frammenti a volte minuscoli e di cui getta le briciole al volo, come punteggiatura musicale, ancora ogni composizione in una domanda singolare. Da quale orbita folle si sono staccati questi resti? I telescopi del tempo, come conferma una delle sue sculture (ne propone anche alcune), un supplemento di anima e una colonna spezzata fissata a un braccio articolato, intitolata Rovina regolabile. Siamo sul palcoscenico di un teatro e osserviamo, in tutta la sua complessità, l’inevitabile fine della nostra storia? Il pezzo è di Marivaux o di Beckett? Sta a tutti decidere.
Claire Trotignon, Più fresco di un righello di plastica o di una finitura ad incasso topica #32021, guazzo, collage di incisioni, acquerello e cartoline su carta, 40 x 50 cm © per gentile concessione dell’artista e della galleria 8+4.
Claire Trotignon in breve
1985
Nascita di Claire Trotignon a Parigi.
2008
Diploma dell’École supérieure des beaux-arts di Tours.
2013
Presenta 2 installazioni nelle mostre “Kit Peak” e “Turn off please…” al Centre Pompidou-Metz.
2018
Realizzazione di 15 opere per il progetto Eurotopia del Padiglione Belga alla Biennale di Architettura di Venezia.
2020
Mostra personale integrata al corso Arte nelle Cappelle, a Pontivy.
Partecipa alla mostra “Extended, body, space” al CCCOD di Tours.
2024
L’apertura del suo laboratorio al pubblico fa parte del percorso AR
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