Conoscevamo i rapper di Tolosa Bigflo e Oli per la loro musica, il loro marchio di abbigliamento, ma Oli si è impegnato in un esercizio unico invitandosi al museo d’arte contemporanea Abattoirs di Tolosa (Alta Garonna) come curatore della mostra. Dal 6 dicembre al 4 maggio 2025, il pubblico scoprirà il “Museo Immaginario di Oli”, con opere che ha scelto dalle collezioni dell’istituto ma anche pezzi di altri artisti che gli stanno a cuore come JR, RESO o Andy Warhol. Una mostra coinvolgente guidata dalla sensibilità del rapper, amante e collezionista di arte contemporanea.
La mostra inizia con un testo del fratello maggiore Bigflo che racconta la passione di Oli per l’arte: “Affascinato da Dalí durante i nostri fine settimana a Barcellona, stupito da Keith Haring durante la nostra prima volta a New York, in viaggio, trascina sempre io ai musei. » È stato al museo Abattoirs che il rapper ha scoperto l’arte contemporanea durante una gita scolastica o con sua madre. “È il museo della mia infanzia, contiene la mia immaginazione, ne ho tratto alcune ispirazioni e lì mi sono state consegnate le chiavi del museo che mi permettono una porta, un ponte tra la mia storia personale e i suoi archivi”, dice Oli. “Metto tutta la mia narrazione in relazione all’arte e alla mia sensibilità e spero che questo possa invogliare un pubblico più vasto, come i miei amici che non sempre si sentono a proprio agio in un museo, a voler scoprire l’arte. »
“Carta bianca”
Dopo aver cercato nelle riserve del museo e sfogliato per ore il database digitale dell’istituzione, Oli ha selezionato opere eclettiche, che vanno dalla vetrina unta di un negozio di kebab al disco di diamante dei rapper, inclusa una tela di Pierre Soulages o Joan Miró. Le opere di street art di Invader, Onesiker e Supraw si affiancano a quelle di Keith Haring appartenenti a Oli. Attaccato alla sua Città Rosa, Oli espone anche il manoscritto della canzone O Toulouse di Claude Nougaro, accanto a un pianoforte che suona da solo le canzoni più belle dell’artista. Appassionato di sport e amico del rugbista Antoine Dupont, Oli è riuscito a farsi prestare dal giocatore del Tolosa la sua medaglia olimpica, che ora è esposta.
Il rapper è stato affiancato da Lauriane Gricourt, direttrice di Abattoirs, nella selezione delle opere per il suo museo immaginario. “Questa è la prima volta che diamo carta bianca a un artista per dare un’occhiata alla nostra collezione”, sottolinea. “Farlo con un artista di un’altra disciplina varia la lettura delle opere e porta un’altra ricchezza. Si è preso una grande libertà, inserendo opere che si riferiscono alla sua famiglia, alla sua musica con il cubo esposto in Place du Capitole per il video musicale Sacré Bordel, e anche alla sua passione per l’arte. »
Nel corso della mostra sono previsti concerti, laboratori, spettacoli, convegni e proiezioni.
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