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Didier Bourdon è ancora arrabbiato con Philippe Bouvard: “Ci aveva promesso di renderci infelici!”

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È uno spettacolo che ha cambiato le loro vite. Giovani attori degli anni ’70, Didier Bourdon, Bernard Campan e Pascal Légitimus si fanno conoscere al grande pubblico grazie al Théâtre de Bouvard. Fu quando abbandonarono questo programma, due anni dopo, che fondarono, con Smaïn e Seymour Brussel, la troupe che li rese famosi: Les Cinq, che in seguito divenne Les Inconnus.

I rapporti tesi tra Didier Bourdon e Philippe Bouvard

Questa grande avventura del Théâtre de Bouvard finì male e, più di cinquant’anni dopo, i rapporti con Philippe Bouvard sono ancora tesi. “Lui, non lo so (se è ancora arrabbiato con noi), ma lo so.”ammette Didier Bourdon in un’intervista rilasciata al Tribuna della domenica. “Non è onesto che un uomo di 55 anni, ben inserito nel mondo dei media, ci rimproveri dopo due anni di Théâtre de Bouvard perché abbiamo deciso di diventare indipendenti. Ci ha fatto marcire, ha promesso di renderci infelici” aggiunge prima di spiegare il motivo dell’ira di Philippe Bouvard. “Cominciammo a esibirci in piccoli locali, e i quattro organizzatori approfittarono della nostra notorietà, senza informarci, per aggiungere sotto i manifesti affissi per strada “Visto al Théâtre de Bouvard”. Che ha colto l’occasione per denunciarci, ritenendo il suo nome e il suo spettacolo usati e usurpati”spiega, rivelando che la giustizia si è pronunciata a favore di Philippe Bouvard.

Didier Bourdon, pronto a fare pace con Philippe Bouvard?

Questo processo, che costò agli attori il pagamento di una grossa somma di denaro a Philippe Bouvard, li indusse a cambiare il nome del gruppo. I Cinque, che avevano perso due membri, divennero allora Les Inconnus, nome scelto per ironizzare sul fatto che Bouvard li accusava di trarre profitto dalla sua notorietà. Ancora amareggiato nel raccontare questa storia, Didier Bourdon ammette tuttavia ai nostri colleghi di aver esitato a riprendere recentemente i contatti con Philippe Bouvard. “Continuo a dare la colpa a Bouvard, anche se ho esitato a chiamarlo dopo averlo sentito alla radio. Non sta proprio bene”.scivola.

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