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Addio di Michael Schønwandt all’Orchestra giovanile francese

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Paris. Philharmonie. Grande Salle Pierre Boulez. 11-XII-2024. Luigi Dallapiccola (1904-1975) : Piccola musica notturna. Ludwig van Beethoven (1770-1827) : Concerto pour piano n° 5 en mi bémol majeur « L’Empereur », op.73. Elisabeth Leonskaja, piano. Béla Bartók (1881-1945) : Concerto pour orchestre. Orchestre Français des Jeunes, direction musicale : Michael Schønwandt

Per il suo addio all’Orchestra giovanile francese, Michael Schønwandt ha ottenuto un Concerto per orchestra di un Bartók allegro e ben vestito, dopo a Imperatore più accademico in compagnia di Elisabeth Leonskaja.

Un anno e mezzo dopo quelle rivolte all’Orchestra Nazionale di Montpellier, Michael Schønwandt saluta, in veste di direttore musicale, l’Orchestra giovanile francese, che aveva diretto per quattro anni, lasciando il posto dal 2025 alla chef estone Kristiina Poska.

Con Piccola musica notturna di Luigi Dallapiccolla, il concerto è introdotto da un brano commissionato settant’anni prima da Hermann Scherchen per la 9th Congresso della Federazione Internazionale della Gioventù Musicale. Si tratta quindi di un’opera rivolta ai giovani e in questo senso senza dubbio la più dolce del compositore, che permette a Schønwandt di offrire un gesto tenero e pacato di fronte a un gruppo di musicisti di impeccabile qualità tecnica.

Non ancora abbastanza maturi, però, di fronte ai grandi classici del repertorio, questi giovani artisti non si liberano abbastanza per una partitura come quella Concerto per pianoforte n°5 di Beethoven. Perché se anche qui non c’è nulla da rivedere dal punto di vista tecnico, la morbidezza dell’esecuzione, sia sugli archi che sui legni, conferisce a questa famosa opera una resa a volte troppo accademica. Allo stesso tempo Elisabeth Leonskaja propone un gioco fin troppo diligente per riuscire spesso ad esaltare la brillante parte tastieristica. Tutti i momenti dinamici sono quindi troppo cancellati, e ricordiamo soprattutto iAdagio (nonostante i colpi di tosse del pubblico, che il direttore d’orchestra ha dovuto calmare già due volte voltandosi, per poter iniziare il movimento), o qualche bel momento alla fineAllegroquando i pizzicati dei violini poi dei contrabbassi si abbinano alla finezza del tocco del pianista. Il suo bis, ilImprovviso n°3 di Schubert, viene interrotto alla penultima nota dagli applausi troppo rapidi, e Leonskaja abbandona velocemente il palco, quasi arrabbiata.

Un po’ preoccupato per il molto difficile Concerto per orchestra di Béla Bartók dopo ilImperatorein alcune battute siamo rassicurati poiché questa volta il suono dell’Orchestra giovanile francese in formazione molto numerosa è ardente e di grande esecuzione. Alcune parti di fiati presentano ancora un po’ di stress, come l’assolo di flauto o l’ottavino, ma gli ottoni colpiscono per la loro brillantezza e precisione assoluta, paragonabili ai più grandi ensemble americani, sia per il gruppo di fiati che per le trombe o soprattutto per le graffette. Che si tratti dei due tromboni o del trombone basso, i tre mostrano sempre una precisione e un equilibrio che li contraddistinguono in ogni intervento, senza mai sottrarre troppo spazio rispetto al resto del gruppo.

Con tale formazione, Michael Schønwandt dà il massimo, e talvolta quasi balla sul palco per offrire un’interpretazione energica e giocosa, purtroppo disturbata dagli applausi, non solo tra i movimenti, ma anche due volte nel mezzo dell’opera. Infastidito, si trova costretto a spiegare al pubblico che “ormai non si applaude più fino alla fine dei lavori”. Tuttavia, né lui né la sua giovane band si preoccupano di completare con vitalità questa magnifica interpretazione del concerto. Il direttore danese torna addirittura con un’orchestra ancora più forte per offrire un caldo bis Spagna di Chabrier.

Crediti fotografici: © Mathias Benguigui (Imperatore) & ResMusica (Saluti)

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Paris. Philharmonie. Grande Salle Pierre Boulez. 11-XII-2024. Luigi Dallapiccola (1904-1975) : Piccola musica notturna. Ludwig van Beethoven (1770-1827) : Concerto pour piano n° 5 en mi bémol majeur « L’Empereur », op.73. Elisabeth Leonskaja, piano. Béla Bartók (1881-1945) : Concerto pour orchestre. Orchestre Français des Jeunes, direction musicale : Michael Schønwandt

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