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Si è aperto il 35esimo festival cinematografico di Cartagine in Tunisia

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Per questa edizione, che durerà fino al 21 dicembre, sono 56 i film in competizione nella competizione ufficiale, di cui 15 lungometraggi di finzione, 13 lungometraggi documentari e 17 cortometraggi di finzione.

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Télévisions – Editoriale Cultura

Pubblicato il 15/12/2024 10:40

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Il Teatro Municipale di Cartage durante la serata di apertura della 35a edizione dei Carthage Cinematographic Days (JCC) sabato 14 dicembre 2024. (YASSINE GAIDI/ANADOLU)

Si è aperta sabato a Tunisi la 35esima edizione dei Carthage Cinematographic Days (JCC), prestigioso festival panafricano e panarabo, che vedrà la proiezione di oltre 200 film provenienti da una ventina di paesi arabi e africani.

Dopo una cerimonia alla Cité de la Culture, nel centro di Tunisi, sono previste l’inaugurazione di due film: la copia restaurata del lungometraggio documentario “The Freedom Giver” dell’iracheno Kays Al-Zubaidi, morto l’1 dicembre e il cortometraggio “Upshot” del palestinese Maha Haj.

Questa edizione durerà fino al 21 dicembre, con 56 film in concorso di cui 15 lungometraggi di finzione, 13 documentari e 17 cortometraggi di finzione. La direttrice artistica Lamia Belkaied Guiga ha dato il benvenuto “ricchezza e qualità“della programmazione.

I film in concorso sono stati selezionati”nel rispetto dell’identità di questo festival“dedicato alle opere impegnate e a chi vuole esserlo”la voce delle cause giuste e dei valori umanisti“, ha osservato durante la presentazione del Festival.

A causa della guerra nella Striscia di Gaza, scoppiata nell’ottobre 2023, il festival dell’anno scorso è stato cancellato.”in solidarietà con il popolo palestinese e tenendo conto della critica situazione umanitaria“in questo territorio. La 35a edizione ha voluto collocare anche il “Palestina” “nel cuore del JCC“, secondo gli organizzatori, con un programma speciale di opere palestinesi e un omaggio al regista Hany Abu-Assad.

Il cinema tunisino parteciperà in maniera massiccia al JCC con 99 opere di cui quattro lungometraggi partecipanti al concorso ufficiale Borj Roumi del regista Moncef Dhouib che si ispira a una famosa prigione tunisina dove furono torturati, alcuni fino alla morte, gli oppositori degli autocrati Habib Bourguiba e Zine el Abidine Ben Ali.

Gli organizzatori hanno deciso di creare un concorso nazionale”per evidenziare il dinamismo della scena cinematografica in Tunisia“, ha indicato presentando il festival, il presidente onorario di questa sessione, Férid Boughedir, regista in particolare del film “Halfaouine, il figlio delle terrazze“, uscito nel 1990 e ricordato per le sue scene audaci.

Il festival renderà omaggio anche ad altre figure del cinema come l’algerino Merzak Allouache, l’iraniano Mohsen Makhmalbaf e il senegalese Ababacar Samb Makharam.

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