Con Tutti amano Toudapresentato al Festival di Cannes 2024 nella categoria Cannes Première, il regista franco-marocchino Nabil Ayouch continua il suo lavoro di pittura della società marocchina contemporanea, questa volta attraverso il ritratto di una donna libera che sogna di diventare una sheikha, un’artista tradizionale che canta la aïta, che significa “il grido”, in arabo. Il film uscirà nelle sale mercoledì 18 dicembre.
Touda, figlia di contadini, vive in un piccolo paese di provincia, con il suo bambino sordo e muto, che alleva da sola. Per guadagnarsi da vivere canta e balla nei bar, alle sagre di paese, ai matrimoni, sotto lo sguardo beffardo e le mani vaganti di una clientela esclusivamente maschile, spesso ubriaca.
Le uniche altre donne che incontra sono le sue concorrenti, spesso aggressive. A volte canta anche all’aria aperta, che la festa sia bella e che finisca male. Il film si apre così, con una scena di stupro, che rimane impressa in tutto il film, come il segno di una minaccia costante che grava su Touda, e su tutte le donne.
Touda si alza e torna al lavoro. Questa donna sensuale e libera paga cara la sua indipendenza in una società che difficilmente accetta una donna che viva da sola. Trae la sua forza dall’amore per Yassine, il suo adorabile figlio, dalla musica e dal canto. Touda sogna di diventare una sheikha, una cantante tradizionale che esegue testi sovversivi, amore e resistenza in canti nati dalle grida.
Stanca di cantare tutte le sere per ubriaconi libidinosi per pochi dirham, decide di lasciare la sua città per tentare la fortuna a Casablanca. Nel frattempo, come un soffio in questa corsa in avanti, Touda lascia suo figlio nella fattoria della sua infanzia, in paesaggi montuosi di una bellezza mozzafiato.
“Queste donne erano combattenti della resistenza, eroine”, ha spiegato al pubblico Nabil Ayouch, commosso davanti al pubblico di Cannes. “Non sono molte le cose che mi aiutano a mantenere la rotta, c’è la fiducia in tutti coloro che mi hanno permesso di realizzare questo film, di condividerlo e di celebrarlo qui con voi, e c’è un amore ardente e appassionato per il Marocco e per il popolo marocchino”ha continuato.
Attraverso il ritratto di una donna potente, magnificamente incarnata da Nisrin Erradi, Nabil Ayouch disegna i contorni di una società ancora segnata dal patriarcato. Touda resiste. Rifiutando di essere una preda, mantiene il controllo del suo corpo, dei suoi desideri e cerca di mantenere il controllo del suo destino, nonostante gli ostacoli.
Il regista marocchino filma i corpi, le loro sofferenze ed esultanze, la sensualità, la vita, la libertà. Dispiega questa storia forte in una messa in scena tesa, portata dalla voce di Touda, in una cadenza vicina alla trance. Con immagini dai toni caldi, un montaggio energico, la musica al centro del film e una macchina da presa il più vicino possibile a Touda, il regista segue le orme della sua eroina.
In un’ultima speranza, la giovane donna sale in ascensore, per poi scendere pochi minuti dopo, con un sorriso bagnato di lacrime, che lascia aperta la fine di questa commovente storia.
“In questo mondo dove le bombe abbondano ovunque, è importante avere questa forza, è importante mantenere la rotta, è importante continuare a fare film, è importante continuare a navigare tra le bombe. Alla fine, forse questo è il cinema, navigare tra le bombe.stima Nabil Ayouch.
Genere: Dramma
Direttore: Nabil Ayouch
Attori: Nisrin Erradi, Joud Chamihy, Jalila Tlemsi
Paga: Marocco
Durata: 1H42
Sortita: 18 dicembre 2024
Distributore: Alla vita
Sinossi : Touda sogna di diventare una sheikha, un’artista tradizionale marocchina, che canta senza vergogna né censura testi di resistenza, amore ed emancipazione, trasmessi da generazioni. Esibendosi ogni sera nei bar della sua piccola cittadina di provincia sotto lo sguardo degli uomini, Touda nutre la speranza di un futuro migliore per sé e per suo figlio. Maltrattata e umiliata, decide di lasciare tutto per le luci di Casablanca…
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