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“I belgi sono sempre i più coraggiosi!”

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A partire da questa domenica alle 20:30, Tipik offre quattro numeri 100% belgi di “Fort Boyard” per le vacanze.

Quasi vent’anni dopo la versione RTL, la bandiera belga sventola nuovamente su “Fort Boyard”. Proprio per questa stagione “Tipik”, Olivier Minne assume lo stesso ruolo di 2 e accompagna quattro squadre di candidati belgi che cercheranno di svuotare il tesoro di padre Fouras a beneficio di Viva for Life.

Avremmo potuto immaginare questa versione belga senza di te?

Sono stato molto felice che mi sia stato offerto e non me lo aspettavo. Quando la direzione della RTBF mi ha contattato non ho nemmeno chiesto un periodo di riflessione, ho subito detto che lo avrei fatto con piacere. Ed è anche un modo per tornare nelle trasmissioni belghe.

Il format belga sarà diverso da quello che vedremo in estate?

Questo non è il “Fort Boyard” francese. Si torna alle origini con una versione più “essenziale” (meno personaggi e una nuova focalizzazione sui processi, ndr) e che mi ha ricordato i miei esordi, più di vent’anni fa. Durante le riprese ci sono meno interruzioni tecniche. Le emozioni, siano esse gioia o paura, sono intensificate.

La prima squadra ad affrontare il Forte è composta da Gabriel Da Costa, Typh Barrow (che lì purtroppo si è rotto un braccio), Sara De Paduwa, Nicolas Lacroix e Jill Vandermeulen

Il trailer afferma che i belgi sono i più coraggiosi. Lo confermi?

Come puoi dubitarne? I belgi sono sempre stati i più coraggiosi. Il vecchio Jules non aveva torto. (Ride).

Ventidue anni alla Fortezza e ancora nessuna stanchezza o piedi di piombo?

Innanzitutto se avessi i piedi di piombo, visto che si accede al Forte in barca, rallenterei parecchio e non mi perdonerei… In secondo luogo, le stagioni non sono le stesse. La prova: quest’anno sto finendo la versione francese e sono stato chiamato a condurre spettacoli per il Belgio. È stata una sorpresa fantastica. Forse un giorno sarà il pubblico o il produttore a stancarsi di me, ma io di “Fort Boyard” non mi stancherò mai.

Eri orgoglioso di vedere la bandiera belga sventolare sul Forte?

La cosa suscitò una strana emozione perché solo per le trasmissioni straniere si issava una bandiera nazionale. Per la Francia non ce n’è. È stato speciale vedere i colori nero-giallo-rosso in cima a questa “grande roccia”.

Cosa ti manca del Belgio a Los Angeles, dove vivi?

Tutto… e la mia famiglia in primis. I belgi a volte sono un po’ scontrosi, ma basta essere lontani da Bruxelles per rendersi conto che il nostro paese offre una buona qualità di vita. E una capitale dal certo fascino. Come residente a Bruxelles, provo una nostalgia che non mi abbandona mai.

Questo articolo è apparso su Le Télépro il 12/12/2024

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