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“I Mostri. Separare l’opera dall’artista? I geni scomodi di Claire Dederer – Libération

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Saggio

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Il quaderno dei Livres de Libéfascicolo

Il giornalista americano, ammiratore di Roman Polanski, mette in dubbio il boicottaggio degli artisti che hanno commesso atti mostruosi in un saggio in forma di vagabondaggio.

Sulla copertina del libro di Claire Dederer, nella versione francese e britannica, sono raffigurate due donne le cui posture evocano l’Urlo di Munch. Uno di loro le tiene la testa e apre la bocca. L’altro urla, coprendosi le orecchie e chiudendo gli occhi; non vuole più sentire niente, non vuole più vedere niente. Sarebbe più esatto dire che non sa più a chi rivolgersi. I Mostrisottotitolato Separare l’opera dall’artista?non richiede la censura. “Siamo coerenti nel nostro modo di boicottare quando decidiamo di non seguire più questo o quell’artista, oppure il nostro rigore è variabile? È sbagliato continuare ad apprezzare le opere di (soprattutto) uomini e donne che hanno commesso atti imperdonabili? Pensiamo di essere etici solo quando abbiamo “sentimenti morali”sincerità successive, talvolta smentite consapevoli, per seguire la direzione del vento. Giornalista americana, critica cinematografica, lettrice accanita, autrice di due libri precedenti non tradotti in francese, Claire Dederer si pone, spesso con umorismo, molte domande in questo saggio ben documentato la cui struttura è quella di un vagabondare. Questa elasticità è il suo fascino, aggiunto al fatto che divaga. L’idea giudiziosa dell’autrice è quella di avvertire il lettore che sta scrivendo “una biografia del pubblico” : non può rispondere per le persone, perché loro

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