Nôs ains proudju lai Rosalie… che si può tradurre con “abbiamo perso Rosalie” è il titolo dell’opera inedita scritta da Michel Cerf, detto l’Micou, che sarà rappresentata la prossima primavera dalla troupe dell’Amicale des patoisants d’Ajoie et du Clos di il Doubs.
“È una trama piena di umorismo e drammaticità che ricorderà i vecchi tempi in cui, nei bistrot, raccontavamo con gioia storie di vita delle persone che spesso finivano in modo bellissimo”, spiega il presidente dell’associazione Michael Stauffer.
Un giovane Buret alla regia
Nella commedia in tre atti il pubblico scoprirà anche i cacciatori che cacciano di frodo i cinghiali, un venditore ambulante di ceramiche di Bonfol e tutta una serie di personaggi locali. Una dozzina di attrici e attori hanno già iniziato le prove, riferisce il presidente, sotto la direzione del giovane regista Lucas Etique.
Le Buret non è estraneo alla scena teatrale del Giura, poiché è presidente della compagnia di Delémont Les Funambules. In particolare ha co-firmato, insieme a Marinel Mittempergher, la produzione dell’opera Il suicidiorappresentato l’anno scorso dalla Compagnie Vol de Nuit e co-scritto, con Célien Milani, Les Timides, una commedia poliziesca rappresentata dai suddetti Funambules nel 2023. Quanto basta per riportare nuova vita alla scena dialettale.
Il coro in apertura, con i bambini
Quelli tradizionali lavoro dell’Amicale si aprirà come di consueto con alcuni brani in patois eseguiti dal coro, diretto da Jean-Marc Christe e accompagnato al pianoforte da Martine Caillet. Quest’anno si uniranno al coro anche gli studenti delle classi di patois del distretto.
Come negli ultimi anni, e la misura è apprezzata, sottolinea Michel Stauffer, parole complicate o insolite verranno nuovamente proiettate su uno schermo accanto al palco.
In totale, alla Maison des oeuvres de Boncourt, dal 30 marzo al 13 aprile, sono attesi tra i 1500 e i 1700 spettatori, amanti delle battute, della musica e del teatro, tutti in patois.
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