Touda sogna di diventare un Cheikhaartista tradizionale marocchino, che canta senza vergogna né censura testi di resistenza, amore ed emancipazione, trasmessi da generazioni. Esibendosi ogni sera nella sua piccola cittadina di provincia sotto lo sguardo degli uomini, Touda nutre la speranza di un futuro migliore per sé e per suo figlio. Maltrattata e umiliata, decide di lasciare tutto per la luce del mondo Casablanca. “Touda è una madre coraggiosa che lotta per essere vista con occhi diversi da quelli con cui la società ha iniziato a guardare gli Sheikhate. Queste donne hanno avuto un ruolo fondamentale nella storia del Paese e sono state coinvolte in tutte le battaglie. Sono portatori ed eredi di una tradizione ancestrale quale è laAïtama purtroppo oggi sono viste come donne con una cattiva reputazione”, confida Nabil Ayouch al microfono di “Le Matin”.
Al bivio di attivismo e delarti dello spettacoloLa professione di Cheikha ha attraversato i secoli per offrire a arte popolare forza unificante che non manca poesiacome spiega l’attore Abdellatif Chaouqi che fa parte del cast: “I Cheikhate sono presenti sin dal protettorato e il loro impatto è indelebile. Erano liberi e le loro canzoni portavano messaggi e significati, pur preservando il concetto di intrattenimento. All’epoca erano un simbolo di coraggio e coraggio”. E ha aggiunto: “Tutti amano Touda è un film molto bello che ha diverse interpretazioni, tra canti e balli. L’emozione è presente anche nella vita quotidiana di Touda che insegue il suo sogno, ma anche i suoi sacrifici come madre per garantire il futuro di suo figlio”.
Appropriarsi del personaggio di Touda è stata una vera sfida per Nisrin Erradi che ha dedicato un anno e mezzo a dare forma a questo ruolo allenandosi con Cheikhate professionisti: “La preparazione è stata lunga per l’attrice principale, dal momento che Tutti amano Touda ha richiesto molti investimenti in Nisrin Erradi per incarnare realisticamente il ruolo di una persona che aspira a diventare Sheikha. Ha dovuto imparare a cantare, ballare e parlare come gli Sheikhate”, spiega il regista.
Prima di conquistare le sale cinematografiche marocchine, “Tutti amano Touda”, tredicesima opera di Nabil Ayouch, ha beneficiato di una campagna promozionale internazionale, con una proiezione in prima mondiale durante il Festival del cinema di CannesDi Festival del cinema francofono di Angoulême un te Festival del cinema di El Gouna. Da notare che il lungometraggio è stato scelto per rappresentare il Marocco A Oscar 2025nella sezione “Miglior film internazionale“.
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