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Queste sono le ragioni che hanno portato a fermare il progetto di costruzione del complesso culturale Nador e a ritardarne il completamento

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Questo articolo è stato tradotto automaticamente da HIBAPRESS, la versione araba:

Heba Press – Muhammad Zariyouh

Il quotidiano Heba Press ha ricevuto un resoconto chiarificatore sulla notizia circolata recentemente riguardo all’arresto del progetto di costruzione del Complesso Culturale Nador.

La comunicazione conferma che questo progetto fa parte di un accordo di partenariato che riunisce il Ministero della Cultura, della Gioventù e della Comunicazione, lo Stato della Regione Orientale, il Consiglio della Regione Orientale e l’Agenzia per lo Sviluppo della Regione Orientale.

L’Agenzia regionale per l’attuazione del progetto è stata incaricata di completare i lavori di costruzione in qualità di proprietaria del progetto, mentre alla società Al-Omran è stato affidato il compito di preparare gli aspetti architettonici, tecnici e geotecnici.

La comunicazione spiega che, dopo l’inizio dei lavori di costruzione, si è scoperto che nel sito del progetto era presente un letto d’acqua superficiale, il che ha richiesto lo svolgimento di numerose riunioni tecniche tra i partner.

Tali incontri si sono conclusi con la necessità di aggiornare gli studi tecnici e architettonici della ditta Al-Omran, che ha portato alla cessazione dei lavori il 24 agosto 2023.

Terminati gli studi aggiornati, è stato predisposto un allegato modificativo al contratto, che è stato sottoscritto dall’impresa incaricata dei lavori e ratificato dall’Agenzia e dalla Corte dei conti in data 20 giugno 2024.

Tuttavia, nel rapporto si precisa che la società incaricata dei lavori si è rifiutata di proseguire i lavori e ha chiesto l’annullamento dell’operazione chiedendo un risarcimento economico, richiesta che l’agenzia ha considerato ingiustificata e non fondata su ragioni oggettive.

Di fronte a questa decisione, l’agenzia ha respinto la richiesta di cancellazione e ha confermato che la società è tenuta a dare attuazione ai termini dell’accordo e del suo allegato. A seguito di tale contenzioso la società ha adito le vie legali, non essendo stata ancora pronunciata alcuna decisione in merito.

Nella comunicazione si afferma che l’agenzia regionale ha emesso diversi ordini di servizio sollecitando l’azienda a riprendere i lavori, ma questi sono stati respinti, spingendo l’agenzia ad annullare l’accordo e riservare la garanzia finale all’11 dicembre 2024, sulla base dei requisiti dell’accordo. e il libro delle condizioni generali amministrative.

In conclusione, la comunicazione conferma che l’Agenzia Regionale per l’Esecuzione del Progetto sta adottando tutte le misure legali necessarie per liberare la proprietà della precedente società, preparando al contempo un dossier in cui si annuncia un nuovo accordo per completare i lavori di costruzione del Complesso Culturale nel più breve tempo possibile.

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