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Pepe Voltarelli in concerto a Tolosa: (ri)scoprire la canzone italiana

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Il calabrese in tournée per l’uscita del suo settimo album fa una deviazione il 13 dicembre via Tolosa. L’opportunità di scoprire un artista che non smette mai di sorprendere. L’arte di rinnovarsi restando se stessi.

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Il mistero della musica non ha mai spiegato perché un artista italiano abbia sfondato in un paese e un altro no. In Francia Pepe Voltarelli non è Eros Ramazotti, Paolo Conte e nemmeno Andrea Bocelli. E tanto meglio perché qui sta tutta la ricchezza della canzone popolare italiana! Testi impegnati e talvolta umorismo nero, il calabrese preferirebbe avere qualcosa di un’altra celebrità transalpina in Francia: Adriano Celentano.

Eppure da più di quindici anni, dopo sette album in studio, quattro colonne sonore originali e due dischi live, la musica di Peppe Voltarelli ha trovato il suo posto in Francia. La cantante ha partecipato due volte al Festival di Avignone e ha tenuto concerti nei teatri di Anduze, Nantes, Lione e Parigi. Il suo brano “Scarpe rossa impolverate”, tratto dall’album “Ultima notte a Malá Strana” (uscito nel 2010 per l’etichetta francese Le Chant du Monde) è apparso nelle playlist di Radio France per diverse settimane.

La sua visita a Tolosa non è la prima. Il calabrese ci arrivò qualche anno fa al Rex. Quella sera il pubblico se ne andò stordito dalla poesia, pieno di musica e melodie, credendo addirittura di aver capito una lingua che non parlava, tanto era bella e accurata l’interpretazione.

Così prosegue il viaggio di Pepe Voltarelli, capace di suonare a New York (23 gennaio) o a Cuba (28 gennaio) e di arrivare, prima di due concerti a Parigi, a fare una capatina a Tolosa perché ci sono degli amici. Un cantautore che può far ridere o piangere e il cui sguardo può evocare un rocker stanco dal cuore tenero. Come si rivela in particolare nel suo indimenticabile “live in Buenos Aires” disponibile nei negozi e su tutte le migliori piattaforme.

Per i fortunati che verranno a vederlo al Goethe Institut (80 posti), potranno scoprire il suo ultimo album “La grande corsa verso Lupionòpolis”. Registrato allo storico “EastSide Sound” di Manhattan da Marc Urselli (tre Grammy Awards, collaborazioni con Lou Reed, Nick Cave e U2) e prodotto dal pianista italiano residente a Los Angeles Simone Giuliani (noto per il suo lavoro con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra ). L’album contiene dieci nuovi brani, di cui otto in dialetto calabrese e uno in italiano.

Allora come descrivere lo stile Voltarelli? Magari specificando che ha vinto il Premio Loano, il più prestigioso riconoscimento di musica tradizionale in Italia. Una tradizione in cui fa rivivere il dialetto della sua regione natale ma anche musiche o ispirazioni provenienti da tutto il mondo. Questo venerdì, 13 dicembre, si incontreranno nel cuore di Tolosa. Perché privartene?

Pepe Voltarelli, venerdì 13 dicembre, al Goethe Institut, organizzato dalla Società Dante Alighieri e dalla rivista di cultura italiana Radici (Prenotazione allo 0671369319 oppure 0620271055)

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