I cantanti di Faget d’Oloron, incoronati con il titolo ottenuto durante la finale del festival Le Bastides Incantate di Tardets lo scorso agosto, sono stati invitati a tenere una serata domenica 1 dicembre nella chiesa di Préchacq-Navarrenx. L’evento è stato organizzato dall’associazione Préchacq en daban.
Gli spettatori sono arrivati numerosi, riempiendo ampiamente i corridoi e pronti a godersi il concerto. Fin dall’inizio, la canzone è diventata incantevole.
Cinque bambini del villaggio
Durante la loro esibizione di domenica, i cantanti Faget hanno offerto un repertorio di qualità, voci che hanno risuonato pienamente nel coro della chiesa e un po’ di umorismo nella presentazione. Tanto è bastato per deliziare il pubblico e per dimostrare che il titolo acquisito durante il festival era lungi dall’essere usurpato. Ricorderemo, in mezzo a canzoni bernesi o francesi: “Que t’aimi moun vilatge” (Ti amo, mio villaggio), “La valle di Ossau”, o anche “La libertà del montanaro” o “Adiu plane de Bedous”, per citarne solo alcuni. Il finale “Al rifugio”, condiviso dal pubblico, è stato completato dalla partecipazione di cinque bambini del paese che hanno cantato in coro con gli adulti il tradizionale “Aqueros montanhas”.
La Faget creata quasi sessant’anni fa da Jean Abadie correva per tutti gli “empounts” (gli stand), visitando tanti villaggi. Ma il raggiungimento della maggiore età costrinse il creatore a fare un passo indietro e nominare un successore nella persona di Jean-Claude Aguirre. Ha imparato molto dal suo anziano, ma ha saputo imparare anche dagli altri, e il suo lavoro di qualità ha finito per attrarre nuovi cantanti, le cui voci ricche si sono aggiunte a quelle vecchie.