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gli acquerelli del videogioco “Dordogne” esposti per la prima volta a Bordeaux

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Scene iconiche, ritratti di personaggi, paesaggi… Dal 4 al 23 dicembre, una ventina di acquerelli utilizzati per creare il videogioco “Dordogne” saranno esposti a Bordeaux. «È una prima volta in Francia e anche in Europa», assicura Charles Fricker, cofondatore con Naomi Sioufi della galleria Tentö che ospita la mostra-vendita (1).

Questo videogioco d’avventura, uscito nella primavera del 2023 e da allora premiato al Pégases 2024 (premio dell’eccellenza visiva), una cerimonia che premia i migliori creatori di videogiochi francesi, è stato progettato da Cédric Babouche, residente a Bordeaux, e dal suo studio Un je ne sais quoi / Umanimation, con sede a Bègles. In esso, il giocatore si immerge nel mondo di Mimi, che torna al suo villaggio in Dordogna dopo la morte di sua nonna e si tuffa nei ricordi del passato, alla ricerca di risposte.

“Narrativo e contemplativo”

Particolarità di questo gioco d’avventura: le decorazioni sono state interamente realizzate ad acquerello e a mano, per una resa “narrativa e contemplativa”. “Dà un’altra dimensione al gioco, al crocevia tra videogioco e opera d’arte”, sottolinea Naomi Sioufi. “È una tecnica che veniva utilizzata soprattutto nei vecchi cartoni animati, alla Disney o alla Ghibli per esempio”, spiega Charles Fricker. I videogiochi arrivarono in un’epoca in cui tutto ciò era già finito: alcuni erano progettati per sembrare “fatti a mano” ma in digitale. Per quanto ne sappiamo, non esiste nessun altro videogioco con scenari creati interamente a mano e ad acquerello. »


Saranno messi in vendita undici disegni originali.

Noemi Sioufi

Per questo motivo Charles Fricker spiega di seguire da tempo il lavoro di Cédric Babouche. «Mi sono detto: ‘Sarebbe una follia poter fare una mostra basata sui set originali dei videogiochi’. È già stato fatto per i set dei cartoni animati, ma mai per questo tipo di medium. » In occasione dell’uscita fisica del gioco, gettò una “bottiglia in mare”, incontrò l’ideatore e “fu una partita”.

Per collezionisti e curiosi

Nel menu della mostra, una ventina di opere originali, 11 delle quali saranno in vendita, oltre a riproduzioni, per attirare, ad esempio, collezionisti, appassionati di videogiochi o curiosi alla ricerca di un regalo di Natale originale. “Ci sarà anche una console Switch installata nel retro del negozio per rendere la mostra davvero coinvolgente”, spiega Naomi Sioufi. Le immagini della partita appariranno anche in TV. Vogliamo che la mostra sia artistica ma che abbia anche un lato informativo sulla creazione di un videogioco. L’idea è quella di vivere il gioco e vedere i disegni sui muri, per entrarci davvero. »

(1) Galerie Tentö, 30, rue Bouffard. Originali da 550 euro, riproduzioni da 10 a 70 euro. Inaugurazione giovedì 5 dicembre alle 17 alla presenza di Cédric Babouche, che firmerà il libro d’arte e le scatole dei giochi.

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