L'attore britannico Rupert Grint, meglio conosciuto per il ruolo di Ron Weasley nella serie di film “Harry Potter”, ha iniziato la sua carriera da giovanissimo, ottenendo il ruolo iconico a soli 11 anni dopo aver fatto un'audizione con un video in cui rappava il suo desiderio di interpretare il personaggio. Questo ruolo gli ha portato il riconoscimento mondiale e lo ha catapultato verso la celebrità internazionale. Dopo la fine della saga “Harry Potter” Nel 2011, Rupert Grint ha diversificato la sua carriera recitando in film indipendenti come “Cherrybomb”, nel 2009, e “Into the White”, nel 2012. Ha anche debuttato a teatro con la pièce “Mojo” nel 2013 ed ha esplorato il mondo della televisione con ruoli in serie come “Sick Note” (2017-2018) e “Servant” (2019-2021), una serie prodotta da M. Night Shyamalan.
Rupert Grint nei guai
Lo abbiamo visto anche nel 2023 Bussa alla cabina sempre di M. Night Shyamalan ma non è di un nuovo ruolo che l'attore parla di lui. Rupert Grint è nei guai con le tasse britanniche ormai da diversi anni. L'attore è accusato di aver accumulato per oltre 10 anni la somma di 4,5 milioni di sterline dal fisco che lo accusa di non aver classificato correttamente i suoi redditi per l'anno fiscale 2011-2012. L'attore ha spacciato il suo reddito normale come capitale fisso per beneficiare di tasse più basse del previsto.
Oltre 2 milioni da versare al fisco
Dopo aver tentato di vincere la causa, con numerosi ricorsi, Rupert Grint è ora determinato sul suo destino. La corte ha ordinato all'attore di pagare una somma enorme al dipartimento di riscossione delle tasse. Il giudice Harrier Morgan ha annunciato che l'interprete di Ron Weasley dovrà pagare 2,1 milioni di euro. L'attore 36enne dovrà quindi attingere ai suoi risparmi per versare questa somma, sperando di avere nuovi progetti che gli permettano di rimpinguare le casse.
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