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Bernex: giochi con la fauna selvatica sotto il pennello di Eric Alibert

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Mostra al Bernex

Divertimenti con la fauna selvatica sotto il pennello di Eric Alibert

Il pittore naturalista presenta una serie di opere che testimoniano una natura in movimento dove infinito, felici coincidenze e poesia si incontrano.

Pubblicato oggi alle 16:31

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In breve:
  • Eric Alibert espone le sue opere alla Galleria d’arte municipale di Bernex.
  • I suoi acquerelli e inchiostri esplorano il legame tra natura e impermanenza.
  • Usa la sfocatura e le ombre per evocare un’estetica astratta.
  • “Wild Calligraphies” durerà fino all’8 dicembre.

L’occhio non li individua subito, poiché sono nascosti nell’oscuro reticolo del sottobosco. È solo dopo alcuni istanti di contemplazione che vediamo apparire il loro piumaggio, le cui striature bianche e nere fanno eco al chiaroscuro che regna sotto la foresta innevata. Questi uccellini discreti convivono con orsi, gru e lupi, catturati in grandi spazi aperti dal pennello esperto di Eric Alibert.

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Presenta il pittore 66enne Porte dello Champagne una serie di opere inedite, prevalentemente acquerelli, riunite sotto il titolo di “Wild Calligraphies” – sottotitolo di un’opera da lui pubblicata nel 2018 da Slatkine, rieditata in piccolo formato nel 2023 da Glénat. La sua opera non poteva sperare in una cornice più adatta della Pinacoteca Comunale di Bernex. Installato nel sottotetto del vecchio municipio, lo spazio espositivo si affaccia su una spianata dove siede fiero un lupo in bronzo proveniente da Ginevra Roberto Hainard (1906-1999), residente da lungo tempo a Berna ed eminente naturalista: “Siamo sulla scena del crimine”, riassume con umorismo Eric Alibert.

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I vivi ci parlano

Come il suo predecessore, quest’uomo nato in Francia nel 1958 e stabilitosi anni fa alle rive del lago, mantiene un legame con la vita selvaggia improntato a una grande sincerità: “Come certi filosofi, interrogare il mondo attraverso lo status degli animali mi affascina, spiega. La mia ricerca consiste nell’esplorare il modo in cui gli esseri viventi ci parlano. La natura è oggi in grave pericolo e questo mette in discussione il nostro futuro comune”.

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Citando Hainard, ammette di essere “sopraffatto dal sentimento di infinito in ogni cosa”, che cerca di tradurre nel “linguaggio universale della pittura”. Attraversando foreste, deserti, montagne e rive di laghi e fiumi attraverso i continenti fin dall’adolescenza, Eric Alibert prende schizzi dalla vita e lavora, nella calma del suo laboratorio, sulla base di numerosi documenti sonori e visivi.

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“Mi piace lasciarmi sorprendere”, dice. I miei quadri sono spesso il risultato di bellissimi incontri, di felici coincidenze”. Come questa famiglia di orsi che passeggia in lontananza in cima ad un crinale, o questo grande airone appena decollato, la cui bianca ala aperta trova una segreta corrispondenza nel pallido riflesso della luna sullo stagno. Aironi senza peso nel vento, una cinciallegra come una goccia d’acqua su un ramo, un gallo cedrone mimetizzato sotto il fogliame: il respiro del vivente attraversa la creazione del pittore autodidatta con grande forza poetica.

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Lavorare sul nascosto

Convinto che la natura piaccia nascondersi, che rimanga in movimento, intraducibile e fugace, Eric Alibert orienta sempre più il suo lavoro verso il concetto di impermanenza. Le sue recenti creazioni sono quindi meno illustrative, utilizzando sfocature e ombre che talvolta rasentano l’astrazione. “Mi piace lavorare sul nascosto”, sottolinea. Anche l’arrivo della notte mi affascina. È affascinante osservare come la tavolozza della sera si trasforma con la scomparsa della luce.”

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Pennellati con piccoli tocchi con inchiostro di china o acquerello su carta giapponese, animali e paesaggi diventano elementi del vocabolario per esprimere la bellezza del mondo naturale. C’è qualcosa di estremo orientale nel linguaggio pittorico di Eric Alibert, il cui gesto calligrafico percorre con tratti espressivi il confine tra il visibile e l’invisibile.

“Wild Calligraphies”, fino all’8 dicembre alle Portes de la Champagne, rue de Bernex 313, tutti i giorni 14-19.

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