Rupert Grint è stato condannato a pagare più di 2 milioni di euro di tasse per i suoi proventi derivanti dai film di “Harry Potter”.
Catturato dalla pattuglia. Il fisco britannico ha condannato Rupert Grint a pagare un debito di oltre 2 milioni di euro, derivante dai suoi proventi derivanti dalle riprese dei film di “Harry Potter”.
Vera leggenda della saga di “Harry Potter”, Rupert Grint ha approfittato del suo ruolo nei film della Warner Bros. per intascare belle somme. Conosciuto sullo schermo come Ronald Weasley, l’attore nato ad Harlow, nell’Essex, era impegnato in una battaglia legale con il fisco britannico per alcune delle richieste che aveva ottenuto dal ruolo della sua vita.
Reddito diretto o capitale fisso?
L’attore infatti sosteneva che la somma stimata in 5,5 milioni di euro da lui ricevuta era un bene patrimoniale (soggetto a una tassazione notevolmente inferiore), mentre l’amministrazione fiscale aveva previsto il contrario prima di vincere la causa. Adesso si aspetta che l’attore paghi più di 2,1 milioni di euro di tasse sulla somma iniziale, che è quindi considerata reddito diretto della sua attività di attore.
Questa somma risale a diversi anni fa: Rupert Grint la ricevette nel 2012 e fu analizzata sette anni dopo, nel 2019, dalle autorità fiscali britanniche. Si tratta delle royalties ricevute dall’attore per le entrate derivanti dalla serie “Harry Potter” sulle vendite di DVD, sui diritti televisivi e sui diritti di streaming che gli erano dovuti.
Dal 2015, l’uomo che ha recitato al fianco di Daniel Radcliffe ed Emma Watson in “Harry Potter” ha partecipato a una sola ripresa, quella del film Bussare alla capanna (2023).
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